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Olimpiadi 2026, il piano B di Zaia a Fanpage.it: “Candidatura Cortina-Milano, governo metta i soldi”

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervistato da Fanpage.it, assicura che la candidatura a due Cortina-Milano per ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 si può fare ed è “già pronta”, dopo “l’epilogo annunciato” con il fallimento della candidatura a tre che includeva anche Torino. Zaia ora chiede al governo di mettere le risorse a disposizione delle due città.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo che il governo ha messo la parola fine sulla candidatura a tre di Cortina, Milano e Torino per ospitare le Olimpiadi invernali del 2026, i presidenti delle regioni Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, hanno subito rilanciato la proposta di una candidatura a due (Cortina-Milano) per non perdere quella che ritengono una importante occasione. Proprio Luca Zaia, contattato da Fanpage.it, spiega che la candidatura “è già pronta”, ma il vero tema è quello delle risorse e per questo è necessario che il governo prenda una decisione e scelga di sostenere la candidatura italiana a due. “Noi non abbiamo fatto mesi di lavoro per buttare via tutto”, esordisce Zaia motivando la sua decisione presa insieme al collega Fontana: “La soluzione a due può starci, partiamo dalla grande visibilità internazionale di Milano e dai luoghi che abbiamo a disposizione”.

Zaia chiede il sostegno del Coni e del governo, che deve “dirci cosa fare sul fronte delle risorse, non è un tema irrilevante”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, dopo aver annunciato la “morte” della candidatura a tre, ha spiegato che se “Lombardia e Veneto vogliono andare insieme, se ne faranno carico loro anche in termini di oneri. In caso di candidatura tridente il Governo avrebbe messo le garanzie, in questo caso non ci saranno ma dovranno fornirle loro”. E a lui Zaia replica: “Ora bisogna capire il governo cosa vuole fare, non si può pensare che due comunità investano 400-500 milioni di euro per le Olimpiadi, è dura”.

Eppure il presidente della Regione Veneto non perde la speranza: “Sono fiducioso? I presupposti tecnici ci sono tutti, perché la candidatura è già pronta. Basta mettere insieme i due dossier, ma ci sono le variabili economiche”. In ogni caso, “la candidatura c’è ed è grossa. Anche se mi spiace che non ci sia il tridente, perché io ci ho creduto fino in fondo”. Zaia lascia trasparire un po’ di delusione per come sia finita la candidatura a tre: “Forse era un epilogo annunciato, perché c'è stato sempre un dibattito molto acceso”.

Col governo non ci sono state ancora discussioni dopo la nuova proposta di Zaia e Fontana, ma il presidente della Regione Veneto ci tiene comunque a lodare il lavoro di Giorgetti: “Ha fatto un lavoro eccezionale, ci ha messo anima e corpo”. Quando gli si chiede perché sia fallita questa candidatura, allora, Zaia risponde: “Penso che serva guardare avanti, molto probabilmente chi ci teneva fino in fondo sono Cortina e il Veneto, perché non abbiamo alternative, noi non ci possiamo permettere che saltino le Olimpiadi. Le città metropolitane hanno altri eventi a cui si possono candidare”.

Ma far saltare le Olimpiadi per i discorsi che ho letto sulle lettere…”, afferma ancora Zaia. E fa riferimento alle risposte date dai sindaci delle tre città: “Uno ha detto subito ok ed è quello di Cortina, uno ha detto ok ma chiedeva di mettere Milano come prima, mentre Torino ha posto delle questioni non irrilevanti”. E così Zaia legge proprio questa lettera: “Nella lettera Torino, di fatto, presenta ancora la sua candidatura, e dice preso atto che non funziona niente rimane la candidatura di Torino…”.

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