“Oca”, “Cesso”, “Resta in cucina”, “Fatti una sc**ata”: gli insulti sessisti alla candidata Pd a Genova

Silvia Cavanna, ingegnera di 33 anni candidata con il Partito democratico e Possibile alle elezioni comunali di Genova che si terranno il 25 e 26 maggio, ha denunciato sui social alcuni degli insulti sessisti subiti nel corso della campagna elettorale. "La mia ‘colpa'? Aver preso parola per esprimere le mie idee. Ed essere donna, evidentemente", ha scritto.
La lista degli insulti va dagli stereotipi sulle donne (come il "vai a cucinare") ai commenti sessuali e violenti. Peraltro solo pochi giorni fa anche il capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri si è esibito in un commento sessista sulla candidata sindaca di Genova del centrosinistra, Silvia Salis, affermando: "È caruccia, ma le elezioni non sono un concorso di bellezza".
Cavanna ha condiviso sui social gli insulti ricevuti: "Delle svariate decine di commenti di questo tenore che ho ricevuto, la quasi totalità arriva da uomini bianchi non particolarmente giovani", ha commentato. "Ho sbirciato nei loro profili: molti hanno foto con figlie e nipotine, con animali domestici. Uomini normali. Probabilmente nessuno di loro, se mi incontrasse per strada, mi direbbe in faccia di andare a sc0pare invece di parlare".
Il problema è soprattutto che "non si tratta di un fenomeno isolato, è la quotidianità", ha affermato la 33enne. Dopotutto, quasi ogni donna che si espone sui social può raccontare di aver subito insulti di questo tipo. E lo aveva fatto anche la presidente dell'Umbria, Stefania Proietti, meno di un mese fa. Anche Proietti aveva sottolineato: "Tutto questo non riguarda me. Io, per fortuna, ho le spalle larghe. Ma riguarda le tante giovani donne che stanno pensando, oggi, di impegnarsi in politica".
"E, nonostante tutto, io sono privilegiata", ha aggiunto Cavanna. "Perché le sorelle con la pelle non bianca o con background migratorio, le sorelle trans o in generale appartenenti alla comunità lgbtqia+, le sorelle con disabilità affrontano di molto peggio, tutti i giorni, soprattutto quando decidono di scendere in piazza o esporsi sui social media con le proprie idee".
Tra gli utenti che l'hanno attaccata c'è chi ha chiesto se "questa gallina ha mai lavorato" e l'ha invitata a andare "a scuola" (Cavanna ha una laurea in ingegneria meccanica, ha lavorato per un'azienda informatica e poi si è occupata della "digitalizzazione del territorio ligure", come spiega sul suo sito), chi ha scritto "dovevi rimanere in cucina" o "vai a pulire i wc". Ci sono uomini che l'hanno chiamata "oca" o le hanno chiesto se non avesse "un fidanzato? Un marito? Un figlio?". Altri hanno attaccato il suo aspetto, scrivendo "Sei più bella che intelligente", "cozza", "cesso". O hanno fatto commenti sessuali espliciti, invitando la donna a "fare delle sane sc**ate".
"Si può agire violenza anche con le parole", ha concluso la candidata. "E se non vedete il problema o se, vedendolo, lo ignorate, siete parte del problema".