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Obbligo vaccinale per tutti i lavoratori, perché il governo ha deciso di escluderlo (per ora)

Il governo ha deciso di escludere dal pacchetto delle nuove regole l’estensione ad altre categorie dell’obbligo vaccinale contro il Covid, ma è una decisione temporanea.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il governo ha deciso di escludere l'obbligo vaccinale, per ora. Il nuovo pacchetto di misure introdotto con il decreto Covid varato ieri non prevede l'estensione del vaccino obbligatorio a nuove categorie. Se ne era parlato molto nelle scorse settimane, ma il tema continua a spaccare la maggioranza e soprattutto – al momento – non viene ritenuto un provvedimento utile a incentivare la vaccinazione. Si prosegue con il super green pass – che viene esteso a molte altre attività – e con restrizioni generali per contrastare la variante Omicron e la nuova ondata di contagi. Sull'obbligo vaccinale, però, saranno fatte nuove riflessioni nelle prossime settimane e non è detto che il governo decida di escluderlo nuovamente.

Già nella bozza circolata ieri all'ora di pranzo veniva esclusa l'estensione dell'obbligo vaccinale, ma è in Consiglio dei ministri che si è deciso di non ampliare la misura. La proposta sul tavolo era l'inclusione di tutti i lavoratori della Pubblica amministrazione nelle categorie obbligate a vaccinarsi contro il Covid, con una riflessione aperta su tutto il mondo del lavoro. Il primo sponsor della misura è il ministro Brunetta, e più in generale Forza Italia, ma nel governo è prevalso il dubbio sulla praticabilità dell'obbligo e anche sulle eventuali categorie da includere. La decisione finale, comunque, è stata unanime: estensione esclusa. Resta l'obbligo – ovviamente – per il settore sanitario, quello scolastico e per le forze dell'ordine.

Nel frattempo arriva un messaggio chiaro dal Comitato tecnico scientifico sul tema. A parlare è Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts, che ha spiegato oggi al Foglio: "Quando una minoranza condiziona in questo modo la vita della collettività, lo Stato deve imporre l'obbligo vaccinale". Poi ha chiarito: "Se fossimo tutti vaccinati, avremmo circa 200 persone ricoverate nelle terapie intensive, rappresentati per lo più da over 70 con diverse patologie pregresse, dal momento che sappiamo che il vaccino è efficace circa tra l'83 e l'85% nella prevenzione della malattia grave. Sarebbero dunque numeri facilmente gestibili". E infine "non avremmo 120 morti ma intorno ai 20 decessi giornalieri, numeri paragonabili a quelli che registriamo durante il periodo estivo".

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