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Nogarin, la libertà di scelta sui vaccini non esiste

In seguito all’approvazione della proposta di legge regionale che imporrebbe l’obbligo vaccinale per i bambini toscani, il sindaco Nogarin e gli esponenti del Movimento 5 Stelle si sono opposti a quella che considerano una “forzatura inaccettabile”,sostenendo che in Toscana non ci sarebbe alcuna emergenza sanitaria e che dovrebbe essere tutelato il diritto di scelta di ogni cittadino. Peccato che i dati smentiscano questa visione ottimista e che in ambito vaccinale la libertà di scelta non possa essere invocata senza mettere a serio rischio la salute pubblica.
A cura di Charlotte Matteini
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Da qualche mese a questa parte alcune regioni e comuni italiani stanno approvando leggi e delibere per introdurre l'obbligo vaccinale per i bambini in età scolare e pre-scolare, allo scopo di combattere l'allarmante calo delle quote di bimbi vaccinati che negli ultimi anni si sta riscontrando in diversi territori – su tutti l'Emilia-Romagna e le province di Forlì-Cesena e Rimini – principalmente a causa della massiccia diffusione di teorie antiscientifiche, come quella elaborata dall'ex medico britannico Andrew Wakefield, che legano la somministrazione dei vaccini all'insorgenza dell'autismo. La prima Regione italiana ad aver introdotto l'obbligo vaccinale è stata l'Emilia – Romagna lo scorso 22 novembre, seguita a ruota dal comune di Trieste una settimana dopo.

Il 24 gennaio del 2017 anche la Giunta della Regione Toscana ha approvato una legge regionale proposta dall'assessore Stefania Saccardi – proposta che ora dovrà essere confermata in Consiglio – che prevede l'introduzione dell'obbligo di effettuare le vaccinazioni obbligatorie e facoltative come prerequisito per l'iscrizione dei bambini ai nidi d'infanzia, ai servizi integrativi per la prima infanzia e alle scuole materne. La proposta di legge dell'assessore Saccardi, però, è stata duramente contestata dalle opposizioni, Movimento 5 Stelle soprattutto, le quali considerano l'obbligo "un'aberrazione inutile, inattuabile visti i numeri del fenomeno, ovvero migliaia di piccoli, ma soprattutto lesiva di diritti civili costituzionali e del rapporto fiduciario tra cittadini ed operatori sanitari".

In seguito all'approvazione della proposta in Giunta, anche Filippo Nogarin, sindaco grillino di Livorno, ha duramente contestato su Facebook l'obbligo vaccinale che la Regione Toscana si appresta a introdurre, sostenendo che sarebbe "una forzatura insopportabile":

Rendere obbligatori i vaccini per i bimbi che vogliono frequentare l’asilo è una forzatura insopportabile. Come è possibile anche solo pensare di imporre un divieto simile, creando una divisione di fatto tra bambini di serie A e bambini di serie B? Al momento, fortunatamente, non ci sono emergenze sanitarie talmente gravi in Toscana da imporre un provvedimento di questa portata: rendere obbligatori 13 vaccini in un solo anno di vita è semplicemente irragionevole.

Noi siamo sempre stati favorevoli alla vaccinazione come mezzo per debellare le malattie più gravi, ma la scelta deve essere individuale. Se si trasforma in un’imposizione, si viola la libertà del singolo individuo da un lato e si finisce per dare ossigeno a complottisti e sostenitori di teorie pseudoscientifiche pericolose. Se vogliamo raggiungere un risultato serio, dobbiamo lavorare sulla prevenzione, l’informazione e la comunicazione. Altrimenti si deresponsabilizza l’individuo e questo è molto pericoloso.

E' presto per entrare nel merito, ma noi non resteremo a guardare e ci opporremo con ogni mezzo a questo provvedimento.

Una forzatura insopportabile, bambini di serie A e serie B, assenza di emergenza sanitaria, violazione delle libertà individuali dei cittadini. Insomma, nel post di Filippo Nogarin sono davvero numerose le contraddizioni e le inesattezze che lo portano a schierarsi contro quello che invece viene ritenuta dalla comunità scientifica un sacrosanto provvedimento di legge volto a combattere il calo delle vaccinazioni che non solo in Toscana, ma in svariati territori italiani, si fa sempre più preoccupante e diffuso. Il sindaco di Livorno, infatti, nel suo post non tiene assolutamente conto del fatto che le vaccinazioni non solo sono efficaci se la copertura totale supera almeno il 95% della popolazione, ma soprattutto pare non essere a conoscenza dell'esistenza del principio conosciuto come "immunità di gregge", ovvero la protezione vaccinale indiretta che fa sì, per esempio, che i bambini "immunocompromessi" e che non possono vaccinarsi a causa di determinata patologie possano comunque godere dell'immunità proprio grazie al fatto che gran parte della popolazione è vaccinata. In secondo luogo, poi, non è nemmeno vero che in Toscana non ci sia un'emergenza sanitaria tale da indurre la Regione a prendere provvedimenti di legge perché, come evidenziato dai dati disponibili, la copertura vaccinale è effettivamente al di sotto del 95% minimo.

Come più volte ha spiegato il professor Roberto Burioni, specialista in immunologia del San Raffaele, chi pensa di poter agitare il vessillo del diritto alla libertà di scelta in questo specifico ambito non tiene conto di un'importantissima variabile: la sua libertà individuale mette a serio rischio la salute pubblica:

Prima di tutto commette un grave errore logico: dice che in Toscana non ci sono emergenze, e che quindi non c'è motivo di obbligare la gente a vaccinarsi, il che è un poco come dire che siccome ci sono pochi incidenti stradali si possono eliminare i limiti di velocità. Le emergenze in Toscana non ci sono perché la gente si vaccina, ma se smettesse di vaccinarsi arriverebbero sicuramente.

Poi parla di libertà individuale, e qui il discorso è più complesso. Perché, come ho detto molte volte, chi non vaccina i figli non mette in pericolo solo i suoi figli, ma anche i figli degli altri e tutta la società. In Romania in una recente epidemia di morbillo sono morti tre bambini che ancora non si erano potuti vaccinare; in Lombardia è morto (sempre di morbillo) un bimbo di 18 mesi che, affetto da leucemia, non si era potuto vaccinare. In entrambi i casi il virus ha potuto colpirli a causa di alcuni genitori che hanno esercitato la libertà di non vaccinare i propri figli, perché se tutti avessero vaccinato i figli il virus non sarebbe potuto circolare e non avrebbe ucciso nessuno.

Per quanto riguarda l'emergenza sanitaria negata da Nogarin, i dati forniti dalla Regione Toscana smentiscono l'ottimismo del sindaco. Stando agli ultimi dati disponibili, infatti, negli ultimi tre anni in Toscana si è assistito al calo delle coperture vaccinali sotto la soglia del 95% per tutte le vaccinazioni, eccetto l'antitetanica). Per la polio nel 2012 la copertura era al 95,3%, nel 2015 al 94,9%. Difterite 96,5% nel 2012, 94,9% nel 2015. Epatite B 95,1% nel 2012, 94,8% nel 2015. Morbillo 91,1% nel 2012, 88,7% nel 2015, Rosolia 91,1% nel 2012, 88,6% nel 2015.

Quindi no, sindaco Nogarin, nonostante alcuni utenti sostengano che la sua posizione sia inattaccabile in quanto moderata, la sua posizione è in realtà pericolosa esattamente tanto quanto quella degli anti-vaccinisti, perché frutto anch'essa di disinformazione e lassismo. O forse ancora più pericolosa, proprio perché apparentemente saggia e moderata ed espressa da una persona che, in tutta evidenza, è un'autorità politica, autorità che probabilmente prima di diffondere inesattezze relative a un tema così sensibile e complicato dovrebbe avere il buon cuore di informarsi in maniera corretta, abbandonando i pregiudizi.

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Milanese, classe 1987, da sempre appassionata di politica. Il mio morboso interesse per la materia affonda le sue radici nel lontano 1993, in piena Tangentopoli, grazie a (o per colpa di) mio padre, che al posto di farmi vedere i cartoni animati, mi iniziò al magico mondo delle meraviglie costringendomi a seguire estenuanti maratone politiche. Dopo un'adolescenza turbolenta da pasionaria di sinistra, a 19 anni circa ho cominciato a mettere in discussione le mie idee e con il tempo sono diventata una liberale, liberista e libertaria convinta.
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