152 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Monitoraggio Iss, per la prima volta nell’ultima settimana ricoveri sotto soglia di rischio ovunque

Secondo la bozza dell’ultimo report effettuato da Iss e ministero della Salute per la prima volta nell’ultima settimana di monitoraggio i ricoveri sono sotto la soglia di rischio, sia per le intensive che per i reparti ordinari, in tutte le Regioni. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva passa da 2.056 dell’11 maggio a 1.689 del 18 maggio.
A cura di Annalisa Cangemi
152 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Secondo il consueto monitoraggio settimanale dell'Iss e del ministero della Salute nel periodo considerato "accelera il calo nell'incidenza settimanale (73 per 100.000 abitanti (10/05/2021-16/05/2021) vs 103 per 100.000 abitanti (03/05/2021-09/05/2021) dati flusso ISS)".
"La campagna vaccinale progredisce sempre più velocemente – rileva il rapporto – e l'incidenza si avvicina a livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi".

Risulta poi in calo l'indice Rt nazionale, a 0,78 (era 0,86 la scorsa settimana), con un range 0,71-0,90, quindi sotto l'uno anche nel limite superiore. Dalla bozza del report Tutte le Regioni sono classificate a rischio, e tutte hanno un Rt medio inferiore a 1, e quindi con una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.

Per la prima volta nell'ultima settimana di monitoraggio i ricoveri sono sotto la soglia di rischio, sia per le intensive che per i reparti ordinari, in tutte le Regioni. Il tasso di occupazione in terapia intensiva, si legge nel rapporto, "è sotto la soglia critica (19%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.056 (11/05/2021) a 1.689 (18/05/2021)".
"Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (19%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 14.937 (11/05/2021) a 11.539 (18/05/2021)", si legge. Soltanto la PA di Bolzano riporta una allerta di resilienza. Nessuna Regione riporta molteplici allerte.
Inoltre "si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (13.565 vs 19.619 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in aumento (41,9% vs 40,3% la scorsa settimana). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,1% vs 38%). Infine, il 19,9% è stato diagnosticato attraverso attività di screening".

Tutte le Regioni italiane in fascia gialla

Tutte le regioni italiane hanno numeri da zona gialla, una condizione che si verifica per la prima volta da quando è stato introdotta la mappa dei colori. L'ultima in arancione, la Val d'Aosta, passa nella fascia gialla dopo le canoniche due settimane di standby per alta incidenza, e raggiunge tutte le altre regioni e province autonome.

L'ultimo monitoraggio della cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni fotografa il deciso miglioramento di tutti gli indicatori, a quasi un mese ormai dalle riaperture del 26 aprile: sotto soglia i ricoveri ordinari e le terapie intensive, tutte le Regioni a rischio basso e con Rt sotto l'1, e un'incidenza scesa secondo i dati Iss a 73 casi per centomila ma arrivata, secondo il dato in tempo reale di ieri, a 66. A un passo dalla soglia dei 50 casi per centomila che significa ripresa piena del tracciamento dei contatti e riaperture a tappeto: la soglia della zona bianca. Già superata da sette regioni, stando ai dati di ieri:
Veneto (45), Friuli (24), Liguria (43), Umbria (42), Abruzzo (42), Molise (20) e Sardegna (25).

La norma dell'ultimo decreto Covid richiede però tre settimane consecutive con i dati da fascia bianca: per questo servirà ancora una settimana alle tre Regioni che hanno parametri migliori per dire addio a gran parte delle restrizioni: Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Molise, se anche nel monitoraggio di venerdì prossimo avranno questi dati, saranno in bianco da lunedì 31 maggio. Per le altre quattro, ossia Veneto, Liguria, Umbria e Abruzzo, occorrerà un'altra settimana ancora: per loro la data da segnare sul calendario per il passaggio in bianco è presumibilmente il 7 giugno.

152 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views