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Il ministro Passera: “Introdurre il reato di omicidio stradale”

Pene più severe per i pirati della strada alla guida sotto effetto di alcol e droga: il ministro Passera chiede un approfondimento sul reato di omicidio stradale. La proposta di legge ha raccolto oltre 57mila firme. Chi commette tale reato potrebbe rischiare fino a 18 anni di carcere, oltre al sequestro a vita della patente.
A cura di Carmine Della Pia
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Corrado Passera

Il ministro dei Trasporti, Corrado Passera, chiede di introdurre un nuovo tipo di reato, quello dell'omicidio stradale. In modo specifico, tale reato si configura quando si commette omicidio alla guida con un tasso alcolemico sopra all'1,5% o quando si è sotto effetto di sostanze stupefacenti. Passera ha parlato dell'introduzione del reato di omicidio stradale per il Ddl delega di riforma del Codice della strada: "Merita particolare attenzione, perché per tale reato sarebbe possibile una pena detentiva non inferiore nel minimo a otto anni e nel massimo a 18 anni". Come sanzione amministrativa accessoria, inoltre, vi sarebbe "la revoca definitiva della patente". In merito all'ultimo punto, però, il ministro dei Trasporti in commissione Trasporti alla Camera spiega che "un divieto assoluto di riconseguire la patente di guida, ovvero il divieto di circolazione alla guida di autoveicoli e motocicli sul territorio nazionale, appare unica nel suo genere in tutto il territorio UE e potrebbe risolversi in pregiudizio della libertà di circolazione".

Il reato di omicidio stradale mira ad inasprire le pene per chi uccide alla guida perché sotto effetto di alcol e droga. L'iniziativa è stata lanciata lo scorso giugno, con tanto di sito internet: da allora, sono state raccolte quasi 57.400 adesioni. Il primo firmatario della proposta di legge, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, aveva presentato i dati della proposta, lanciata da Stefano e Stefania Guarnieri, genitori di Lorenzo, giovane vittima della strada. Il ministro Passera ha chiesto che la proposta venga esaminata, affinché le pene aumentino dagli attuali 3-10 anni di reclusione ai 8-18 anni di pena, oltre all'"ergastolo della patente": l'autista che commette reato di omicidio stradale, quindi, non potrà più guidare alcun veicolo. Attualmente, invece, è prevista solo la revoca temporanea del permesso di guida. Sul sito che raccoglie le firme per la proposta di legge, è riportato il drammatico bilancio dei morti sulle strade: quasi 5000 persone. "Si può stimare che almeno un terzo di questi sia riconducibile alla fattispecie di ‘omicidio stradale'", si legge sulla homepage.

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