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Milano: Clima rovente per il ballottaggio Pisapia – Moratti. Due feriti

Tensione alle stelle in attesa del ballottaggio tra Pisapia e il sindaco uscente Moratti, degenerata ieri in una serie di scontri tra i sostenitori delle due coalizioni. Intanto il Pdl fa campagna elettorale fuori le chiese.
A cura di Biagio Chiariello
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A sette giorni dal ballottaggio che determinerà i destini del comune di Milano, il clima nel capoluogo è molto teso. Giornata di agitazioni e tafferugli quella di ieri, con due persone finite all'ospedale in osservazione. La mattinata è iniziata con un'aggressione al mercato di Osoppo, in zona San Siro, dove Letizia Moratti si era recata per la sua campagna elettorale. Tra i fischi degli oppositori per il sindaco uscente, si è registrato l'attacco alla signora Francesca, 65 anni, madre dell'assessore della giunta ancora in carica, Alan Rizzi, spintonata e "presa a calci da un energumeno con la spilletta di Pisapia". Nelle stesse ore Antonio Romano, ex infermiere 61enne, supporter del candidato di centrosinistra, sarebbe stato aggredito in piazza Cordusio a Milano da alcuni sostenitori del Pdl.

Immediate le accuse da entrambe le parti. Le aggressioni secondo Pisapia, che ieri ha sventato un furto d'auto, sarebbero due: "Una in via Osoppo e una in centro, ma da parte di militanti di centrodestra nei confronti di miei sostenitori. La differenza – ha affermato durante una visita al parco Trotter – è che sono stati fatti dagli interessati nomi e cognomi degli aggressori, persone che hanno anche un ruolo significativo nel Pdl o almeno di persone coinvolte nell'aggressione".Per il centrodestra è il vicesindaco Riccardo De Corato ad accusare il rivale alla poltrona di Palazzo Marino, che vuole "creare questo clima in maniera scientifica per impedire al sindaco di parlare coi cittadini". Duri i commenti, a tal proposito, anche da Roma: "Se Pisapia vincesse ci sarebbe il pericolo di assessori estremisti, anche ex terroristi", ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, replicando quanto già detto già nelle settimane scorse, prima dalla stessa Moratti che affondava in diretta tv su Pisapia, poi da Bossi ("Pisapia è matto. Vuol trasformare Milano in una zingaropoli") e dal premier Berlusconi che a reti unificate parlava di "nuova Stalingrado".

Tutto ciò mentre il sottosegretario alla famiglia Carlo Giovanardi accusa Pisapia di voler "liberalizzare cannabis e marijuana" e sottolineando come Magistris, candidato al ballottaggio a Napoli, favorirà i "femminielli". Pisapia e De Magistris accomunati, secondo il crociato omofobo, di voler riconoscere le unioni gay. La qual cosa finirebbe "decine di migliaia di famiglie colpevoli di non essere gay".

A tal proposito il Pdl ha indetto un volantinaggio fuori dalle chiese, che coinvolgerà 170 parrocchie milanesi, con l'obiettivo di "portare consapevolezza tra l’elettorato cattolico sulla differenza tra i programmi di Letizia Moratti e di Giuliano Pisapia," ha spiegato Masseroli, assessore ciellino. "Le idee di Pisapia sono inconciliabili con una concezione cristiana della vita – ha aggiunto Masseroli -. Votare Pisapia, da sempre sostenitore dell’interruzione volontaria di gravidanza, significa fare di Milano una citta’ all’avanguardia nel riconoscimento delle famiglie omosessuali e della droga libera".

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