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Migranti, Meloni difende patto con l’Albania: “Non è deportazione, Tirana candidata a entrare in Ue”

Giorgia Meloni, in una nuova puntata degli ‘appunti di Giorgia’, ha ribadito che l’accordo con l’Albania per costruire due centri migranti è “innovativo” e “storico”, dicendo che non si può parlare di “deportazione”. Poi ha parlato del premierato, attaccando le opposizioni: “Era abituate a governare senza vincere le elezioni”.
A cura di Luca Pons
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Sono tornati gli ‘appunti di Giorgia', la rubrica video in cui la presidente del Consiglio spiega alcuni dei punti dell'azione del suo governo (evitando le domande scomode di una conferenza stampa). Nel nuovo video pubblicato sui canali di Meloni, la leader di Fratelli d'Italia ha parlato dell'accordo tra Italia e Albania per la costruzione di due centri migranti. Il progetto ha sollevato diverse perplessità, sia dal punto di vista pratico che da quello dei diritti umani. Meloni ha ribattuto: "È un accordo che secondo noi è storico anche perché può diventare un modello per altre nazioni, di collaborazione tra Paesi Ue e extra Ue".

I due centri potranno ospitare in tutto fino a 3mila persone, che saranno trattenute lì per le procedure di verifica della domanda d'asilo ma anche per l'eventuale rimpatrio. L'Albania, ha detto la presidente del Consiglio, "è un Paese candidato a entrare nell'Unione europea, ma si comporta già come se fosse uno Stato membro", ricordando la storica vicinanza tra Roma e Tirana.  Poi Meloni ha aggiunto: "Io sono fiera del fatto che noi e l'Albania siamo stati i primi a immaginare una soluzione di questo tipo e ovviamente chi non è d'accordo può dire quello che vuole, ma penso che non si possa sostenere che intendiamo deportare qualcuno in una nazione candidata all'ingresso nell'Ue".

Meloni ha commentato la situazione tra Israele e Palestina. L'obiettivo è "evitare l'allargamento della crisi" e l'Italia si sta impegnando anche "sul fronte umanitario", ha detto: "Due missioni aeree hanno portato in Egitto 16 tonnellate di aiuti: materiale da campo e materiale medico. Abbiamo approntato una nave, la nave Vulcano, con un ospedale imbarcato che ha capacità sia diagnostica che chirurgica". In più "abbiamo approntato un ospedale da campo, con una capacità superiore, da poter impiegare in una località che dovrà essere individuata nei prossimi giorni, sempre in accordo con i Paesi arabi".

Gli ‘appunti' hanno anche riguardato la riforma costituzionale del premierato, che il governo ha annunciato nei giorni scorsi e che nelle prossime settimane è attesa in Parlamento per iniziare il suo iter. L'esecutivo cercherà di "raggiungere la maggioranza dei due terzi necessaria", e altrimenti si preparerà per il referendum sul premierato: "Che volete fare, volete contare e decidere o stare a guardare mentre i partiti decidono per voi? Questa è la domanda che faremo se sarà necessario e quando sarà necessario".

Meloni ha anche detto che i poteri del presidente della Repubblica non saranno toccati "salvo quello di nomina del presidente del Consiglio", e ha attaccato le opposizioni che contestano la riforma: "Non serve a qualcuno, serve a tutti, indipendentemente da chi governa. E lo sanno anche quelli che per calcolo politico la stanno osteggiando, senza però offrire argomenti seri. Perché la verità è che si sono talmente abituati a governare perdendo le elezioni che vogliono continuare a fare così anche in futuro".

La leader di Fratelli d'Italia ha rivendicato i numeri dell'occupazione in Italia: "In questi 12 mesi il mercato del lavoro ha fatto registrare una serie di record occupazionali. Il tasso di occupazione più elevato di sempre, nel mese di settembre ha raggiunto il 61,7%, in un anno gli occupati sono aumentati di 512mila unità e di questi 443mila sono occupati stabili. Il tasso di disoccupazione è sceso a livello più basso degli ultimi 14 anni". Poi ha affermato che la manovra del suo governo, che investirà principalmente sul confermare il taglio del cuneo fiscale e riformare l'Irpef per un anno, è "seria, realistica" e "non getta risorse dalla finestra".

Infine, la presidente del Consiglio ha annunciato la data e il luogo del prossimo vertice del G7. Si terrà dal 13 al 15 giugno 2024 nella Valle d'Itria, in Puglia, a Borgo Egnazia.

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