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Metsola: “Ucraina vincerà, ma stop a petrolio e gas dalla Russia. Ue rimanga unita sulle sanzioni”

L’Ucraina vincerà la guerra. Ma l’Europa la deve sostenere, slegandosi dalle dipendenze energetiche dalla Russia e rimanendo unita sulle sanzioni. Lo dice la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in visita in Italia.
A cura di Annalisa Girardi
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"Per l'Europa è arrivato il momento del ‘Whatever it takes' riguardo la situazione in Ucraina": lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, durante la conferenza "The State of the Union" che è in corso oggi a Firenze, citando la famosa frase di Mario Draghi. Metsola, in visita da ieri nel nostro Paese dove ha incontrato sia il presidente del Consiglio che quello della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato come con la guerra in Ucraina il mondo sia cambiato: "Dobbiamo capire che il futuro dell'ordine democratico globale è oggi sulle spalle dell'Europa, più di quanto lo sia mai stato".

Un'Europa che è anche "nelle strade di Bucha, nei tunnel di Mariupol, nelle cantine di Irpin, sulle rive dell'Isola dei Serpenti". E ancora: "L'Europa non è perfetta, ma rappresenta il bastione della democrazia libera, della libertà personale, della libertà di pensiero, della sicurezza". La presidente del Parlamento europeo ha quindi proseguito affermando di essere sicura di una vittoria dell'Ucraina, ma che per supportarla sia ora importantissimo "slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e dobbiamo portare a termine la nostra politica di zero gas dalla Russia".

Metsola ha anche chiesto agli Stati membri unità sulle sanzioni, ribadendo come le divisioni favoriscano Mosca: "La Russia può prendere vantaggio da potenziali divisioni che sino ad ora non ci sono state, per continuare il suo attacco brutale contro l'Ucraina. Non abbiamo scelta e sono ottimista che tutti leader europei possano essere uniti sul tema della sanzioni".

La presidente dell'Eurocamera ha quindi continuato sostenendo come l'Unione non sia mai stata così forte come oggi: "Non abbiamo mai avuto una tale determinazione nell'affrontare collettivamente la guerra nel nostro continente, l'emergenza climatica, la transizione digitale e le preoccupazioni energetiche. Non abbiamo mai sentito un tale bisogno di opporci alle minacce alla pace e alla prosperità. Non siamo mai stati più determinati a difendere i diritti fondamentali europei di democrazia, libertà, solidarietà ed uguaglianza".

Metsola ha poi concluso citando la Conferenza sul Futuro dell'Europa, che si concluderà il prossimo 9 maggio: "Lunedì prossimo, nella Giornata dell'Europa, riceveremo le conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa: il risultato di una consultazione paneuropea dei cittadini. L'onere sarà su di noi, leader europei, di ascoltare, e di prendere le raccomandazioni a bordo: in termini di agire in base alle richieste dei cittadini sui cambiamenti politici in materia di difesa, salute, clima, sicurezza e altro ancora. Questa è una vera opportunità per l'Europa – perché se non ora, quando?".

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