Matteo Salvini al Pd: “Ora lanciate l’allarme spread, ma avete accumulato 300 miliardi di debito”
Matteo Salvini, in diretta Facebook dal ministero dell'Interno, commenta ancora i risultati delle elezioni europee e interviene sui temi del giorno: lo spread, il debito pubblico e la lettera in arrivo dalla Commissione europea. "Dai tetti del Viminale siamo qua per raccontarvi come stiamo impegnando il consenso che ci avete regalato domenica scorsa – inizia il leader della Lega – anche se in Europa, negli uffici di Bruxelles, qualcuno non si rassegna e scrive lettere per invitare gli italiani a pagare, ad alzare le tasse, a fare ulteriori sacrifici". Ma, secondo il ministro dell'Interno, "il voto dei popoli domenica è stato chiaro, dalla Finlandia alla Grecia, dall’Italia alla Spagna, dalla Francia, passando per Londra e Berlino: novità, cambiamento e lavoro". È il momento di "investire sui giovani, cambiare i vecchi vincoli che ci hanno portato a un livello di disoccupazione, di precarietà e di mancata crescita non ha eguali".
E "siccome il Partito Democratico lancia l’allarme spread, come se il voto degli italiani di domenica non fosse un voto libero", Matteo Salvini decide di leggere i numeri al suo pubblico: "Negli anni dal 2012 al 2017, quelli del rispetto dei vincoli europei, il debito pubblico italiano è cresciuto da 1989 miliardi ai 2321 del 2018, 300 in più seguendo le norme di Bruxelles". Il leader della Lega sottolinea più volte la volontà di "chiedere al nuovo Parlamento e alla nuova Commissione la convocazione di una grande conferenza europea su lavoro, crescita, investimenti e sul debito pubblico", con la Banca Centrale Europea che deve avere "un ruolo da garante".
"Il governo italiano ha il diritto di abbassare le tasse ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese – insiste Matteo Salvini – l’unico modo per far diminuire il debito è investire sul lavoro, le regole di Bruxelles hanno fallito sulle banche e sulle imprese". Mentre, secondo il ministro dell'Interno, "lo spread aumenta perché c’è qualcuno a cui conviene tenere l’Italia sotto scacco", ma è ora di rivedere "i parametri europei" affinché "non siano solo quelli impostati sulla finanza", bisogna "mettere al centro la disoccupazione", perché "fino a che l’Italia non dimezzerà il suo tasso di disoccupazione noi abbiamo diritto a investire".
"È pronto il decreto sicurezza bis – annuncia il leader della Lega – spero che venga convocato il Consiglio dei ministri". Mentre tornando sull'ampia vittoria alle elezioni europee, "per qualcuno a sinistra siamo noi i cattivi, come dicono le analisi sui giornali di sinistra – continua il ministro dell'Interno – qualcuno addirittura ha detto che chi ha votato la Lega non ha la terza media, ma chi valuta una persona sulla base del titolo di studio è il primo degli imbecilli". Ma alla fine "i risultati parlano – conclude Salvini – a Riace e Lampedusa la Lega è imprimo partito. Gli italiani che emigravano portavano sorrisi, non delinquenza, come questi finti profughi che la sinistra ha accolto".