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Mastrangeli dopo l’espulsione: “Non me ne vado, Crimi è come Kim Jong Un”

Non si placano le polemiche per l’espulsione dal Movimento 5 Stelle del senatore Mastrangeli, “colpevole” di aver partecipato ad alcuni talk show televisivi. E lui non le manda a dire al suo ex capogruppo Vito Crimi.
A cura di Redazione
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Non si rassegna Marino Mastrangeli, il senatore grillino espulso dal Movimento 5 Stelle dopo una determina del gruppo parlamentare ed una successiva ratifica degli iscritti. E ribatte colpo su colpo alle accuse, intervenendo nella trasmissione radiofonica "Un Giorno da Pecora".

“Non sono stato espulso, sono ancora nel gruppo del M5S e ci resterò per sempre, c'è solo stato un maldestro tentativo di espellermi”. Comincia Mastrangeli che poi rivela "solo 62 senatori su 163 non mi vogliono, mentre 101 non si sono espressi. Non so i nomi di quelli che mi hanno votato contro perché non esiste un verbale di quella votazione. La senatrice Bulgarelli ha compilato questo foglietto, dove c'è scritto che ci sono stati: astenuti 3, no all'espulsione 25, sì alla mia espulsione 62”, conclude mostrando per la prima volta il documento redatto dalla senatrice Bulgarelli. Crimi non ha digerito le sue partecipazioni da Barbara D'Urso. “Non capisco il perché. Dalla D'Urso siamo in Italia, mentre con Crimi mi di stare in Corea del Nord. Lui del nordcoreano ha tutto, dalla A alla Z”. Crimi come il dittoare Kim Jong-Un? “No, lui è molto peggio democraticamente”.

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