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Marta Fascina non va in Parlamento e si chiude ad Arcore: ora la villa è la sua segreteria politica

Marta Fascina ha reso parte della sua “segreteria politica” alcune stanze di Villa Arcore: sembra sempre meno intenzionata di tornare a Roma. La deputata conta solo lo 0,56% di presenze alla Camera.
A cura di Andrea Miniutti
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L'onorevole Marta Fascina è sempre più distante da Roma: da un'indiscrezione raccontata dal Fatto Quotidiano, emerge che la compagna di Silvio Berlusconi ha trasformato alcune stanze di Arcore in "segreteria politica". Facendo appendere due targhe di ottone, ha fatto sì che quegli spazi diventassero parte del suo ufficio di rappresentanza parlamentare, rafforzando il valore politico di Villa San Martino.

Questa scelta di Fascina potrebbe essere interpretata come un segnale a Forza Italia, un modo per ribadire la centralità di Arcore. Ma il motivo potrebbe essere anche un altro: quello di legare all'immunità da deputata tutto ciò che è contenuto in quegli spazi. Infatti, come stabilito dall'articolo 68 della Costituzione, "i membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni". Significa che nel caso in cui fossero necessarie delle perquisizioni di quelle stanze nell'ambito di un'inchiesta sarebbe prima necessario ottenere l'approvazione della Camera, in modo da sollevare l'immunità parlamentare.

Dalla morte dello storico leader di Forza Italia, avvenuta quattro mesi fa, Marta Fascina si è chiusa in un lungo lutto tra le mura di Arcore, decidendo di non partecipare nemmeno alla convention del partito a Paestum. In occasione del Berlusconi Day – cioè il 29 settembre, giorno del compleanno dell'ex premier – la deputata aveva consegnato ai social delle parole in ricordo di suo marito piene di amore e di sofferenza. Ecco un passaggio del suo lungo messaggio:

Ma mi fa male non stringere la tua mano, mi fa male non poterti abbracciare, mi fa male non poterti guardare negli occhi e con il nostro sguardo complice rassicurarci sull’amore che ci lega e ci legherà per l’eternità. Io resto sempre un passo dietro di Te e con la concreta certezza che, prima o poi, le nostre mani torneranno a ricongiungersi e noi torneremo ad essere nostri per l’eternità.

Questa sua lontananza dalla vita pubblica e politica si è tramutata anche in assenza dalle istituzioni: stando agli ultimi dati riguardanti le partecipazioni in Aula (aggiornati a fine luglio), Marta Fascina è stata presente solo allo 0,56% delle votazioni alla Camera. Molte di queste assenze sono dovute alla scelta di assistere il suo compagno Berlusconi durante gli ultimi mesi di vita, sia durante il ricovero al San Raffaele che all'interno delle mura di Arcore.

Vista l'ultima decisione, sembra che passerà ancora del tempo prima che Fascina ritorni a Montecitorio. Ma la sua assenza sta provocando molti malumori all'interno di Forza Italia. Paolo Berlusconi l'ha invitata a riprendere le sue funzioni da deputata: "Basta con le lacrime, l'ho detto anche a Marta che è inconsolabile, ma che deve trovare la forza di tornare in Parlamento perché è un suo diritto ma soprattutto un suo dovere". Anche Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha rilanciato l'appello: "Noi riteniamo che debba tornare, però è un fatto completamente personale. Se non torna in Parlamento significa che avrà fatto altre scelte. Noi l'aspettiamo".

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