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Mario Adinolfi si esercita con la pistola: “Devo imparare a difendermi da minacce di morte”

“Per cinque anni, innumerevoli minacce di morte. E allora imparare a difendersi, semplicemente saper maneggiare un’arma è meglio che non saperlo fare se si è pubblicamente esposti”: questa è la frase pubblicata sui social, insieme a una foto in cui si allena con la pistola al poligono di tiro, dal leader del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il leader del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, pubblica su Facebook una foto in cui impugna una pistola al poligono di tiro. Un allenamento che ha uno scopo legato anche alla difesa personale, secondo quanto spiega lui stesso nel post sui social: “Per cinque anni, innumerevoli minacce di morte. E allora imparare a difendersi, semplicemente saper maneggiare un’arma è meglio che non saperlo fare se si è pubblicamente esposti”. Adinolfi impara quindi a usare una pistola per scopi difensivi come spiega lui stesso. Anche se ci tiene a sottolineare che la legge sulla legittima difesa è sbagliata: “La legge sulla legittima difesa resta ‘na pericolosa cazzata”, scrive.

Adinolfi risponde anche ai commenti degli utenti e cerca di spiegare meglio perché abbia deciso di esercitarsi al poligono di tiro: “Non mi piacciono le armi. Però le ho volute studiare e usare. Cosa che non avevo mai considerato prima”, afferma. Aggiungendo che non trova le pistole “divertenti”, come invece sostiene qualche utente che presumibilmente si allena al poligono per sport. In ogni caso Adinolfi ritiene che possa essere “utile saperle usare se costretto a farlo”. Anche un avvertimento, secondo quanto scrive ancora nei commenti: “Agli stupidi che volessero fare una stupidata, intanto, abbiamo recapitato il messaggio”.

Adinolfi spiega ancora come abbia deciso di imparare a usare una pistola: “Sono stato minacciato di morte più volte, è stata minacciata la mia famiglia. Se dovesse palesarsi qualche malintenzionato ovviamente reagirei, per una difesa pienamente e cristianamente legittima. Se fossimo occupati dai nazisti o dai comunisti andrei in guerra contro di loro, armi in pugno, come innumerevoli partigiani e resistenti cristiani hanno fatto. Se fosse messa fuorilegge la Chiesa, come accadde in Messico meno di un secolo fa, sarei tra i combattenti cristeros. Ho dato alla mia ultima figlia il nome Joanna in onore di Santa Giovanna d’Arco, vergine guerriera. E sì, da cristiano sono contro l’aborto e a difesa degli indifesi”.

Il leader del Popolo della Famiglia risponde anche a chi sostiene che l’uso delle armi non vada di pari passo con il suo credo cattolico, più volte esplicitato: “Gesù porta la spada, Dio è Dio degli eserciti, la mia ultima figlia si chiama Joanna in onore di Jeanne d’Arc, Santa perché guerriera”. E a chi gli fa notare che quella Chiesa e quelle idee nel 2019 non esistano più, replica ancora: “Dunque Dio cambia? Vediamo un po’: c’è una resistenza armata cristiana che opera in molti paesi islamici per difendersi dalle vessazioni dei muslims. Che dice loro il tuo Dio del 2019?”.

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