1.162 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Marche: il segretario della Lega rimpiange l’apartheid e propone “bus per soli italiani”

Luca Paolini, segretario regionale della Lega nelle Marche: “Suggerirei alle Società di Trasporto concessionarie di prendere esempio dalla Alabama, Mississippi, o Sud Africa degli anni 50”.
A cura di Davide Falcioni
1.162 CONDIVISIONI
Immagine

Chissà se Luca Paolini, il segretario regionale della Lega Nord nelle Marche, ha mai sentito parlare di Nelson Mandela, di Rosa Parks o in generale della lotta dei sudafricani contro l'apartheid. Si direbbe di no, almeno a giudicare dal post che ha pubblicato sulla sua pagina facebook due giorni fa (e cancellato stamattina) commentando la presunta – e neppure verificata – "disavventura" di due ragazze a bordo di un autobus: "Ieri sera una mamma mi ha raccontato che la figlia e una amica, dovendo viaggiare in autobus, si sono trovate nella singolare situazione di avere tutti i posti a sedere occupati da giovani apparentemente africani o stranieri, probabilmente ‘ospiti' di qualche coop o onlus, e di essere le sole italiane a bordo. Cosa che ha un pochino messo in agitazione le giovani alla luce di recenti fatti di cronaca".

Il segretario regionale della Lega ha quindi insistito: "Dato poi che il ‘bon ton' o ‘cavalleria' non parrebbero essere molto praticati in altre culture, e che nessuno dei baldi giovanotti si è alzato per lasciare loro il posto, le due hanno viaggiato in piedi. Se tutto quanto sopra corrisponde al vero (le giovani non hanno avuto il coraggio di fare foto per paura, ma non ho motivo di dubitare della buona fede di mamma e figlia) – suggerirei alle Società di Trasporto concessionarie di prendere esempio dalla Alabama, Mississippi, o Sud Africa degli anni 50 – seppure a parti invertite – e riservare alcuni posti a bianchi, anziani e italiani affinché possano viaggiare seduti, dopo aver pagato il biglietto.
Ciò, naturalmente, in attesa che, con l'arrivo di altri milioni di stranieri che con la folle politica dello jus soli si vogliono fare cittadini votanti a tempo di record, il problema si risolva da solo con la sostituzione etnica del nostro popolo".

Cosa è stato l'apartheid in Sudafrica

Colpisce il riferimento del dirigente leghista all'apartheid, il sistema di separazione adottato in Sudafrica fino al 1994 che prevedeva la netta divisioni tra bianchi e neri, meticci e indiani. A causa di questa politica, voluta dai governi del paese, tutta la popolazione non bianca veniva costretta a vivere in uno stato di inferiorità e soggetta a umilianti proibizioni. Fu grazie al partito dei neri sudafricani, l’ANC, che dagli anni 50 iniziarono proteste e scioperi contro questo modello sociale. Il governo reagì arrestando i contestatori e nel 1964 il leader dell’ANC Nelson Mandela venne condannato all’ergastolo. Negli anni 80, l’apartheid si fece sempre più opprimente. Per ottenerne l'abolizione, l'ONU impose al governo sudafricano pesanti sanzioni, che strozzarono l’economia del Paese. Nel 1990 il presidente Frederik de Klerk si vide costretto ad iniziare il processo di abolizione delle leggi razziali, e a dialogare con l'ANC. Mandela venne scarcerato, e tornò a essere un protagonista della politica sudafricana, vincendo le elezioni del 1994 e diventando il primo presidente nero del Paese.

1.162 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views