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Manovra, Salvini: “Nessun passo indietro, Ue non può chiedermi di confermare la legge Fornero”

Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, assicura che il governo non farà alcun passo indietro di fronte alla bocciatura della manovra italiana da parte della Commissione europea. “Quello che l’Europa non può chiedermi è non cambiare la legge Fornero, io quella legge voglio smontarla”, aggiunge Salvini.
A cura di Stefano Rizzuti
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La bocciatura della Commissione europea alla manovra presentata dal governo italiano non scoraggia né spaventa Matteo Salvini. Il vicepresidente del Consiglio, intervenendo a Uno Mattina, su Rai 1, ribadisce: “Noi passi indietro non ne facciamo”. C’è un punto su cui il ministro dell’Interno non transige ed è la quota 100 con il conseguente avvio del superamento della legge Fornero in tema di pensioni: “Quello che l’Europa non può chiedermi è non cambiare la legge Fornero, io quella legge voglio smontarla”.  E ribadisce ancora: “Chiedo rispetto per il popolo italiano, visto che paghiamo. Nella ‘letterina' c’è scritto che non posso cambiare la legge Fornero. Ma io non voglio tornare indietro. Non voglio litigare con nessuno. Ma devo scegliere tra Bruxelles e gli italiani, la scelta è facile”.

Il vicepresidente del Consiglio torna sul tema dei risparmi degli italiani e sottolinea quanto già in parte affermato ieri sera: “Il risparmio privato non si tocca, semmai si può vendere qualche immobile pubblico”. Salvini si dice convinto che “l’economia italiana è sana e lo spread non corrisponde alla vita vera”. Per il ministro dell’Interno “è chiaro che qualcuno sta speculando sull'Italia, per questo siamo preoccupati. Non vorrei che qualche speculatore non volesse che continuassimo a fare quello che stiamo facendo. Lo spread lo decide qualcuno con un click dall'altra parte del mondo”.

Gli scontri parlamentari con il M5s sono un altro dei temi dell’intervista a Salvini: “Io eliminerei il voto segreto – afferma il leader della Lega – sarebbe giusto che i parlamentari ci mettessero la faccia, visto che sono stati votati dagli italiani”. Il riferimento è al voto di due giorni fa su un emendamento al ddl Anticorruzione in tema di peculato, in cui il governo è andato sotto: “Non sarà né il primo né l’ultimo incidente di percorso, ma abbiamo davanti cinque anni di governo, mi fido di Luigi Di Maio”.  Per Salvini c’è spazio anche per una promessa, già più volte fatta e non mantenuta, quella riguardante il taglio delle accise sulla benzina: “Quest'anno abbiamo evitato che le accise sulla benzina salissero, per l'anno prossimo mi pongo l'obiettivo di abbassarle”.

Infine, il vicepresidente del Consiglio ribadisce la sua posizione sull’alta velocità: “Sulla Tav nel contratto c'è scritto che degli esperti, e lo stanno facendo, devono valutare costi e benefici: se costa di più andare avanti o tornare indietro. Io di mio preferisco andare sempre avanti. Preferisco avere Tap, Pedemontana… ma se prendo un impegno lo rispetto. Spero facciano in fretta”.

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