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Deficit / PIL al 2,4%

Manovra, l’Ue dà l’ok all’accordo con l’Italia: niente procedura d’infrazione

Il collegio dei commissari europei ha dato il via libera all’accordo con il governo italiano sulla manovra varata da Roma e ora in discussione in Parlamento. Non ci sarà, quindi, la procedura d’infrazione dopo la revisione del deficit da parte dell’esecutivo e la nuova proposta presentata a Bruxelles.
A cura di Stefano Rizzuti
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LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili
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Alla fine la procedura d’infrazione non ci sarà. La Commissione europea ha dato il via libera all’accordo raggiunto con il governo italiano per evitare la procedura per debito sulla legge di Bilancio che in questi giorni è in discussione in Parlamento. Il collegio dei commissari ha dato il suo ok all’accordo raggiunto dalla Commissione con il governo di Roma. La notizia trapela da Bruxelles da fonti che sono a conoscenza di quanto sta avvenendo durante la discussione tra i commissari. Questa decisione, già preannunciata ieri dal ministero dell’Economia, nonostante una certa prudenza da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, certifica che l’Ue non aprirà alcuna procedura d’infrazione per il debito dopo la revisione del deficit previsto dalla manovra. Secondo quanto riporta l'Ansa, la Commissione avrebbe deciso di evitare la procedura in attesa di ulteriori verifiche che verranno fatte nelle prossime settimane, prima di fare un punto della situazione a gennaio, quando la legge sarà stata approvata dal Parlamento.

La Commissione europea intanto ha annunciato che il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, presenteranno in sala stampa un resoconto delle decisioni del collegio dei commissari in cui si è discusso anche della manovra italiana. Slitta invece di un'ora l'informativa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Senato: inizialmente prevista per le 12, viene rinviata alle 13. Intanto sarebbe pronto l'emendamento da presentare al Senato per recepire l'intesa trovata con Bruxelles.

Immediati i commenti degli esponenti dell’opposizione e in particolare del Pd. L’eurodeputato David Sassoli scrive su Twitter: “Ok Ue alla manovra, stop alla procedura d’infrazione. Da italiano ne sono molto lieto. Poi però bisognerà fare i conti di tutti i danni provocati in sei mesi dal governo italiano. Sarebbe giusto li pagassero Salvini e Di Maio”. Il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, pubblica un vecchio video di Di Maio sull’Italia che si piega alla volontà dell’Ue e commenta: “Chissà se hanno ancora il coraggio di chiamarsi sovranisti? Sono andati a Bruxelles con il cappello in mano a farsi riscrivere la legge di Bilancio. L’astuto Di Maio lo aveva previsto”, concludendo con l’hashtag #manovradiJuncker. Condivide il post anche la deputata Alessia Morani, commentando: “Di Maio e Salvini sono andati in Europa con la coda tra le gambe a pregare Juncker di scrivere la manovra economica e di non aprire la procedura d’infrazione”.

Il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, spiega che se qualcosa dovesse andare male sulle misure concordate con il governo, c’è il rischio che si possa “tornare sulla decisione a gennaio”. Per ora, comunque, la soluzione raggiunta “consente di evitare una procedura per deficit allo stato attuale, posto che tutte le misure previste vengano adottate”. L’Italia ha messo in campo “sforzi addizionali di bilancio da 10,25 miliardi di euro”, che permetterebbero di evitare un peggioramento del deficit strutturale a fronte dell’aumento di 0,8 punti inizialmente previsti dalla manovra. Il commissario Pierre Moscovici sottolinea inoltre che l’Italia ha rivisto la previsione di crescita del Pil per il 2019 dall’1,5% inizialmente stimato all’1%.

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