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Luigi Di Maio: “Con Salvini non c’è alcun problema, ma Lega ci sostenga su Autostrade”

Il vicepremier Luigi Di Maio, dopo aver disertato il Cdm di ieri e aver provocato Salvini in un video su Facebook, chiarisce: “Avevo avvertito della mia assenza (al Cdm, ndr) Non c’è alcun problema con Salvini. Ho semplicemente detto che mi dispiace il silenzio della Lega perché mi aspetto sostegno su questo tema”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Il decreto Dignità sta producendo gli effetti previsti. Più lavoro e più occupati a tempo indeterminato. Mi e ci hanno attaccato in ogni modo, hanno scritto di tutto, e invece avevamo ragione noi". Lo rivendica il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio, in un'intervista pubblicata dal quotidiano La Repubblica. "Sul lavoro andiamo avanti, è la vera priorità di questo Paese – afferma Di Maio – Il prossimo passo sarà una legge sul salario minimo".

Tutte le misure adottate, da quota 100 allo Sblocca Cantieri "fanno parte di una ricetta economica complessiva che ha il timbro del M5S". Tutto questo "non ha precluso la spinta del governo sugli investimenti: io ho votato un piano straordinario da 140 milioni di euro per l'export del Made in Italy. Mai un governo si era impegnato tanto sul piano internazionale". Rispetto invece ai 158 tavoli di crisi aperti e il boom della cassa integrazione, il ministro del lavoro è netto: "Questa storia delle crisi aziendali è una montatura grottesca della realtà. E che le ho aperte io? Ma per favore. Parliamo di crisi in corso da anni, i lavoratori lo sanno, lo sanno anche gli ex ministri, le aziende, i sindacati e la verità è che le stiamo risolvendo noi. Veda il caso Whirlpool: l'azienda ha garantito che non lascerà Napoli. Non bisogna esultare ma mi sembra già un passo avanti".

Confindustria, aggiunge "è una voce importante del Paese che il governo deve ascoltare. In legge di Bilancio ho previsto di inserire una misura per la riduzione del cuneo fiscale. Meno tasse alle imprese che creano posti di lavoro". Si parla anche della Tav: "La nostra posizione è nota, sono 20 anni che ci dicono che è urgente. Ora il dossier è in mano a Conte. Vogliamo parlare di infrastrutture? Pensiamo al Mezzogiorno allora. Portiamo l'alta velocità al Sud". Su Alitalia "c'è un lavoro in corso e sono fiducioso, l'azienda deve ripartire, ma non dimentichiamoci chi è stato a buttarla giù". E sull'Ilva "tutti vogliamo trovare una soluzione, salvaguardare l'indotto e il rispetto dell'ambiente non si escludono a vicenda. Se però la risposta è il ricatto, non va bene. Siamo aperti al dialogo, mi auguro lo sia anche Mittal".

Per quanto riguarda Autostrade, "non mi diverto a revocare la concessione. Ma se per anni hai fatto profitto alle nostre spalle, se dovevi occuparti della manutenzione e non l' hai fatto e se poi succede una tragedia come è accaduto a Genova, il governo non può restare in silenzio". Apre però uno spiraglio: "Siamo pronti a individuare una soluzione, a patto che Autostrade paghi e si faccia giustizia verso le vittime".

Di Maio minimizza contrasti con il leader della Lega, e chiarisce che non c'è alcun nuovo fronte aperto con l'alleato di governo: "Avevo avvertito della mia assenza (al Cdm, ndr) Non c'è alcun problema con Salvini. Ho semplicemente detto che mi dispiace il silenzio della Lega perché mi aspetto sostegno su questo tema" sottolinea, Ieri in un intervento su Facebook aveva detto: "Il silenzio della Lega sulle concessioni, dispiace, fa sentire ancora più protetti i Benetton. A me il partito dei Benetton non fa paura, questa volta vincono i cittadini non i Benetton. E non c'entra nulla il lavoro. A me dispiace che sulla revoca alle concessioni, ma anche sull'immunità penale Salvini dica che si perderanno posti di lavoro. Non si perderanno posti di lavoro, ci si può fidare di me. Noi non possiamo farci ricattare e poi non si perderanno posti di lavoro".

Di Maio rimarca poi l'impegno con gli alleati di governo sui tagli alle tasse: "Aspettiamo le coperture sulla flat tax. La proposta è della Lega, non vogliamo fare invasioni di campo, siamo rispettosi del contratto". Mentre sul caso Sea Watch, sull'arresto della capitana Carola Rackete, commenta: "Se violi le leggi è normale che ci siano delle conseguenze. Ma oltre alla Sea Watch mi preoccuperei anche dei piccoli sbarchi dell'ultimo mese. Sono arrivati in 300 e nessuno ne parla". Per quanto riguarda le nomine in Europa, ribadisce la massima fiducia nel lavoro di Conte, mentre sull'opportunità di un incontro tra lui, Fico e Di Battista per mettere a confronto le diverse anime del Movimento, dice: "Queste sono liturgie da vecchia politica, serve che la gente lavori". 

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