Letta dopo il sequestro dell’inchiesta di Fanpage.it: “Solidarietà alla redazione, non vi fermate”

Dopo le reazioni e i commenti arrivati personalmente da un folto gruppo dei parlamentari del Partito Democratico, in serata anche il segretario dem Enrico Letta ha voluto manifestare la sua solidarietà dopo il sequestro preventivo tramite l'oscuramento, ordinato dal Gip di Roma, dell'inchiesta di Fanpage.it Follow the money, incentrata sulla figura dell'ex sottosegretario Claudio Durigon e sui fondi della Lega. "Solidarietà piena a Fanpage e a Francesco Cancellato – ha scritto su Twitter il segretario del Pd rivolgendosi alla redazione e al direttore – Non vi fermate". Il commento dell'ex presidente del Consiglio arriva dopo un pomeriggio in cui in molti hanno annunciato che presenteranno interrogazioni parlamentari rivolte alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia.
Tra gli altri, nel pomeriggio, è arrivata la solidarietà anche della capogruppo al Senato del Partito Democratico: "L'oscuramento preventivo sembra misura molto vicina alla censura – ha scritto su Twitter Simona Malpezzi – Un attacco alla libertà di stampa e al diritto di cronaca preoccupante". Sulla stessa linea anche un'altra senatrice, Monica Cirinnà: "L'oscuramento dell'inchiesta di Fanpage su Durigon e la Lega ha un solo nome, si chiama censura – ha twittato – La libertà di stampa è un principio costituzionalmente tutelato e va rispettato. Si tratta chiaramente di una decisione che va contro i principi della nostra Carta".
"La decisione del Tribunale di Roma di autorizzare il sequestro dell'inchiesta di Fanpage legata alle imprese dell'ex sottosegretario leghista Durigon non è accettabile perché colpisce il diritto di cronaca e la libertà di informazione", ha commentato il deputato del Pd Walter Verini, coordinatore in Antimafia del Comitato per la tutela dei giornalisti minacciati. "Se è giusto e necessario che coloro che si sentono diffamati reagiscano e tutelino la propria reputazione, non è giusto colpire il giornalismo d'inchiesta – ha continuato – Questa decisione ne segue altre, analogamente rischiose, che mettevano in discussione il principio della tutela delle fonti dei giornalisti, altro caposaldo della libertà di informazione. Occorre far sentire vicinanza agli organi di informazione e ai giornalisti interessati e allo loro insostituibile funzione democratica e civile".