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Le Sardine il 6 gennaio a Riace con Mimmo Lucano: “In piazza a favore dell’accoglienza”

Il movimento delle Sardine ha organizzato una nuova mobilitazione che si terrà a Riace, in Calabria, il 6 gennaio. Ad annunciarlo è la coordinatrice calabrese Jasmine Cristallo. La manifestazione si terrà nel comune il cui ex sindaco è Mimmo Lucano, il primo cittadino che ha reso Riace simbolo dell’accoglienza.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il movimento delle Sardine si prepara a una nuova manifestazione il 6 gennaio. Questa volta in Calabria, a Riace. Non una cittadina qualunque, ma quella dell’ex sindaco Mimmo Lucano, diventata simbolo dell’accoglienza dei migranti. Ad annunciarlo è Jasmine Cristallo, la coordinatrice del movimento delle Sardine in Calabria. La tappa sarà quella di Riace, dunque, il 6 gennaio. In una piazza che si schiererà apertamente accanto a Mimmo Lucano, per difendere l’uomo diventato il simbolo dell’accoglienza.

Cristallo annuncia la mobilitazione dell’Epifania in un’intervista a MicroMega e afferma con forza: “Ci schieriamo, senza e senza ma, con il modello di Riace”. Jasmine Cristallo è conosciuta anche per essere stata l’ideatrice della rivolta dei balconi, quando a Catanzaro – in occasione della visita di Matteo Salvini – sono stati esposti sui terrazzini alcuni striscioni contrari al leader leghista.

Per la Calabria, intanto, si avvicinano le elezioni regionali. Da cui il movimento delle Sardine si tiene distante: “Le Sardine non sosterranno alcun candidato: la situazione è diversa rispetto all’Emilia. In questo scenario frammentario, con varie liste a sinistra, non ci sentiamo di dare indicazioni di voto perché siamo totalmente apartitici. Ogni sardina voterà secondo coscienza, ma non ci sarà campagna elettorale per alcun candidato presidente. Nelle nostre mobilitazioni sto constatando la volontà di incontrarsi su terreni comuni: l’antifascismo, l’antirazzismo e il rispetto della Costituzione. Forse non si è mai stati così uniti a sinistra”.

Di se stessa e della sua esperienza politica, Cristallo racconta ancora: “Siamo un movimento eterogeneo, ma occorre iniziare a schierarsi anche su altri temi e parlare di ambiente e lavoro. Ho sempre fatto politica dal basso, mai avuto una tessera di partito in tasca: l’unica tessera è dell’Anpi che, per me, ha un forte valore simbolico. Noi siamo figli della Resistenza e la Costituzione nasce dalla Resistenza. Ho prestato volontariato nel campo della psichiatria e mi sono impegnata in associazioni per i diritti dei bambini e dei migranti. Ho sempre difeso i deboli e gli emarginati”.

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