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Le Regioni a rischio zona gialla da lunedì 20 settembre, domani il monitoraggio ISS

I numeri raccolti martedì 14 settembre, che sono quelli presi in esame dall’Iss per il monitoraggio del venerdì che determina i colori delle Regioni, indicano un quadro piuttosto chiaro: non solo la Sicilia resterà sicuramente in zona gialla, ma verrà con ogni probabilità raggiunta da un’altra Regione. Si tratta della Calabria, che ha raggiunto la soglia di rischio anche in terapia intensiva. Rimane da capire se è stata superata.
A cura di Annalisa Girardi
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È atteso per domani il nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, a cui seguiranno le ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, sul colore delle Regioni. In realtà è possibile fare già qualche anticipazione, dal momento che i dati presi in esame per determinare la mappa del rischio sono quelli del martedì. E i numeri raccolti il 14 settembre indicano un quadro piuttosto chiaro: non solo la Sicilia resterà sicuramente in zona gialla, ma verrà anche con ogni probabilità raggiunta da un'altra Regione. Vediamo quale e perché.

Per prima cosa ricordiamo quelli che sono i parametri che determinano il passaggio di una Regione dalla zona bianca alla zona gialla. Diversamente da quanto accaduto la scorsa primavera o lo scorso autunno, infatti, si deve guardare più che altro al tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid, negli ospedali. La zona gialla scatta quando più del 10% delle terapie intensive e oltre il 15% dell'area medica è occupato da persone ricoverate per coronavirus. La Sicilia continua ad avere dati al di sopra di queste soglie e del resto il ministro Speranza alcuni giorni fa ha firmato un'ordinanza con cui determina la permanenza in zona gialla della Regione per altri 15 giorni. Ma presto potrebbe non essere la sola: la Calabria infatti martedì riportava il 17% in area medica e il 10% in terapia intensiva.

Ha quindi raggiunto la soglia della zona gialla. Si tratterà di capire se è stato anche superato il 10,0% o meno, dato che dipende anche sul numero dei posti letto disponibili in totale e che può essere aggiornato rispetto a quello a disposizione di Agenas, l'agenzia del governo per i servizi sanitari. Un meccanismo, questo appena citato, che per diverse settimane ha evitato alla Sicilia la zona gialla. Bisognerà quindi aspettare domani per avere la conferma sulla Calabria, se dovrà o meno tornare a introdurre restrizioni da lunedì 20 settembre.

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