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Le Regioni a rischio zona gialla, cosa dicono i dati su ospedali e terapie intensive

Guardando ai dati del portale Agenas su ospedali e terapie intensive presto altre Regioni potrebbero passare in zona gialla, raggiungendo così Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Bolzano. Che in realtà si sta pericolosamente avvicinando ai parametri da zona arancione.
A cura di Annalisa Girardi
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Non si ferma la curva dei contagi. Sebbene nel nostro Paese la situazione epidemiologica continui ad essere migliore di quella di tanti altri Paesi europei, la quarta ondata inizia a farsi sentire sugli ospedali, sia in area medica che nelle terapie intensive. E questo si traduce in un peggioramento dei parametri su cui si basa il passaggio di colore delle Regioni. Al momento sono due in zona gialla, il Friuli Venezia Giulia e l'Alto Adige. Ma nelle prossime settimane potrebbero essere altri territori, secondo quanto suggeriscono i dati riportati nel portale online, a cambiare colore e introdurre maggiori restrizioni. Vediamo quali.

Per prima cosa è importante notare che anche a livello nazionale la situazione sta peggiorando. Il tasso di posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive, infatti, aumenta e si porta al 9%, a solo un punto dalla soglia critica. Riamane invece stabile al 10% per quanto riguarda l'area medica. L'incidenza settimanale, nella media nazionale, è di 42,63 casi ogni 100 mila abitanti.

Oltre al Friuli Venezia Giulia e all'Alto Adige, al momento c'è un'altra Regione ad avere dei dati da zona gialla per quanto riguarda gli ospedali. Si tratta della Calabria, che potrebbe quindi passare nell'area con più restrizioni a partire da lunedì prossimo. Nelle terapie intensive, infatti, i positivi sono l'11% e in area medica il 16%. Entrambi i parametri hanno quindi oltrepassato il livello di rischio, anche se potrebbero ancora rientrare nei prossimi giorni. Tuttavia, c'è un dato al di sotto della soglia critica: è quello dell'incidenza settimanale, ferma a 29,40 casi ogni 100 mila abitanti.

Preoccupano, anche se non sono ancora a rischio per la prossima settimana, anche Lombardia e Veneto, dove la curva non accenna a piegarsi. Al di là della zona gialla, guardando anche a quello che sta accadendo nel resto d'Europa, in alcuni casi si inizia anche a parlare di zona arancione. Che introdurrebbe nette differenze per quanto riguarda cosa possono fare vaccinati e non vaccinati. A rischio, al momento, c'è la Provincia autonoma di Bolzano, dove l'incidenza è altissima, a 116,17 casi ogni 100 mila abitanti, le terapie intensive arrivano al 17% e l'area medica al 20%.

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