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Le nuove regole del Codice della strada: cos’è l’alcolock

Il Cdm di ieri ha varato le nuove norme che aggiornano il Codice della strada. Arriva l’alcolock, il dispositivo che blocca l’avvio del veicolo in caso di positività all’alcol test.
A cura di Annalisa Cangemi
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Multe più salate per chi guida usando il cellulare, norme più severe anche nell'utilizzo degli autovelox e nei confronti di chi parcheggia negli stalli riservati ai disabili, davanti alle fermate del trasporto pubblico e sulle corsie preferenziali. Il Consiglio dei ministri ha varato le nuove norme che aggiornano il Codice della Strada. Lo scorso 27 giugno il governo aveva già approvato un primo testo. Il provvedimento, fortemente voluto dal vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini tornato ieri in Consiglio dei ministri, dopo il passaggio in Conferenza unificata Stato Regioni, è ora definitivo.

"Approvate in Consiglio dei Ministri le modifiche al disegno di legge per il nuovo codice della Strada", ha scritto soddisfatto su Facebook il vicepremier Salvini, "ora passaggio in autunno del testo in Parlamento, con l'auspicio che venga discusso e approvato al più presto". Tra le norme che erano state preannunciato ci sono tolleranza zero per chi guida sotto effetto di droghe o ubriaco, con una particolare attenzione per i recidivi e, in caso di condanna per aver guidato in stato di ebbrezza, obbligo di montare sull'auto l'alcolock, il dispositivo che impedisce la messa in moto in caso di positività all'alcol.

Inoltre per i neopatentati c'è il divieto di guidare auto di grossa cilindrata prima che siano trascorsi 3 anni dal conseguimento della patente. Per i monopattini poi diventano obbligatori casco, targhe e assicurazione. È previsto anche il divieto di circolare nelle aree extraurbane: in questo caso scatta il blocco da remoto per i veicoli in sharing.

Stretta sugli autovelox selvaggi

Nell'ottica di regolamentare l'utilizzo degli autovelox, si va verso una definizione sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento. E su richiesta dei sindaci "si propone un incremento della sanzione amministrativa pecuniaria fino a 1.084 euro e la sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni, esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all'interno del centro abitato per almeno due volte nell'arco di un anno", spiega il ministero.

Patente sospesa e multa fino a 2.588 euro per uso smartphone

Più salate le multe per chi verrà trovato alla guida della propria auto mentre parla al cellulare, senza usare auricolari o viva voce. Il testo approvato propone l'inasprimento della sanzione, che passa dalla fascia 165-660 euro a 422-1.697 euro, con sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi a partire dalla prima violazione. In caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, già prevista dal Codice vigente, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, oltre a una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell'ipotesi di prima violazione e 10 punti alla seconda.

Introdotto l'alcolock

Nel testo c'è il divieto assoluto di bere alcolici per i conducenti e l'obbligo per chi è viene colto a guidare in stato di ebrezza – quindi non per tutti – di installare il cosiddetto alcolock'il dispositivo che blocca l'accensione del veicolo in caso di positività all'alcol test.

Vietato, a prescindere dallo stato di alterazione psico-fisica, guidare avendo assunto droghe: la positività al test rapido potrà portare al ritiro della patente e successivamente anche al divieto di riprendere la patente per tre anni. Per i recidivi previsto anche il ritiro della patente a vita.

Raddoppiate le multe per i parcheggi al posto dei disabili

Aumentate le sanzioni in caso di sosta negli stalli dedicati ai disabili; per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote salgono a 165-660 euro (ora previste da euro 80 a 328) e per i restanti veicoli a 330-990 euro (ora prevista tra 165 a 660). Multe più pesanti anche se si parcheggia nelle corsie riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus e di tutti i mezzi del trasporto pubblico: per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote tra 87 a 328 euro (ora tra 41-168) e tra 165- 660 euro per i restanti veicoli (ora tra 87 a 344).

Sarà possibile contestare, attraverso gli accertamenti da remoto, anche la violazione dell'obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti; la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico. Proposto anche un regolamento per ampliare il novero delle strade adatte alla realizzazione di piste ciclabili.

Assicurazione obbligatoria per i monopattini

Per i monopattini diventano obbligatori casco, targhe e assicurazione.

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