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La sospensione Schengen al confine con la Slovenia è stata rinnovata per 20 giorni

Tra Italia e Slovenia Schengen resterà sospeso per altri venti giorni. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Piantedosi. Appena qualche giorno fa Meloni, incontrando l’omologo sloveno, aveva detto che i controlli al confine sarebbero stati eliminati il prima possibile.
A cura di Annalisa Girardi
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Al confine con la Slovenia Schengen resterà sospeso per altri venti giorni. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Live in Genova di SkyTg24: "Ho richiesto un'ulteriore proroga di 20 giorni della misura", ha detto, spiegando che "su quella frontiera sono state controllate circa 40mila persone, più di 600 casi sono stati respinti, 25 gli arresti di cui 19 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina".

Al confine tra Italia e Slovenia, insomma, per ora permangono in vigore i controlli e per ancora tre settimane circa Schengen resterà sospeso. Appena qualche giorno fa Giorgia Meloni, incontrando l'omologo sloveno, aveva detto che i controlli sarebbero stati interrotti il prima possibile. Evidentemente, però, i tempi non sono ancora maturi.

Il governo italiano aveva deciso di sospendere la misura, che permette la libera circolazione all'interno del territorio dell'Unione europea, dopo lo scoppio delle violenze in Israele e Palestina insieme ad altri dieci Paesi. "Il conflitto israelo-palestinese ci ha indotto ad un livello di attenzione che è sempre rimasto alto nel nostro Paese. Le preoccupazioni sono di carattere generico, non abbiamo segnalazioni di carattere specifico", ha rassicurato il titolare del Viminale, parlando dei rischi legati al terrorismo

Oggi il Consiglio dei ministri ha anche approvato tre disegni di legge che introducono nuove norme in materia di sicurezza: l'intervento del governo riguarda anche, tra le altre cose, proprio la prevenzione e il contrasto del terrorismo. Nello specifico viene introdotto il reato di "detenzione di materiale con finalità di terrorismo" che punisce, con la reclusione da due a sei anni, chiunque si procura o detiene materiale finalizzato a preparare atti di terrorismo.

"Viene introdotto il reato di detenzione di materiale con finalità di terrorismo. Una anticipazione della soglia di punibilità per chi diffonde o pubblicizza anche per via telematica materiale per la preparazione o l'utilizzo di materie esplodenti per reati come strage, incendio e altro. Viene rafforzata la tutela penale per reati connessi a fenomeni terroristici", ha spiegato Piantedosi in conferenza stampa da Palazzo Chigi, mentre illustrava il pacchetto appena approvato.

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