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I controlli al confine tra Italia e Slovenia verranno interrotti “appena possibile”, dice Meloni

La presidente del Consiglio, in un punto stampa con il suo omologo Golob, ha spiegato che i controlli al confine con la Slovenia – reintrodotti per il pericolo terrorismo, sospendendo Schengen – verranno interrotti “appena le condizioni lo permetteranno”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il controlli alla frontiera con la Slovenia verranno interrotti il prima possibile, ma non è ancora il momento. Giorgia Meloni, incontrando il primo ministro di Lubiana Robert Golob, lo ha detto chiaramente: la sospensione di Schengen nel cuore dell'Europa è una ferita dolorosa ma necessaria, vista la situazione internazionale e il pericolo che dalla rotta balcanica arrivino in Italia dei terroristi. "Siamo consapevoli delle difficoltà dovute alla reintroduzione dei controlli transfrontalieri, per motivi di sicurezza che arrivano dalla congiuntura internazionale e dalla crescente pressione migratoria sui nostri confini – ha detto Meloni alla fine dell'incontro con Golob, durante un punto stampa congiunto – Schengen è stata una conquista straordinaria da preservare".

La libera circolazione tra Paesi dell'Unione europea, tuttavia, è stata sospesa per l'attraversamento del confine tra Slovenia e Italia: "L'obiettivo è ripristinare la gestione ordinaria dei confini appena le condizioni lo permetteranno – ha promesso Meloni – Entrambi sappiamo che per difendere lo spazio della libera circolazione interna ai confini europei è fondamentale continuare a lavorare sulla difesa della dimensione esterna". Questo, per la presidente del Consiglio, continua a essere una sorta di mantra: impedire le partenze e l'ingresso illegale in tutti i Paesi dell'Ue è molto più importante che parlare di redistribuzione dei migranti.

Meloni ha anche detto che con Golob ha parlato di Ucraina – ribadendo "il sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale" di Kiev e "l'impegno per arrivare a una pace giusta" – di Medio Oriente, dei Balcani e di altri temi di geopolitica. Ma la presidente del Consiglio ha anche ringraziato Lubiana per il sostegno alla candidatura di Roma per l'Expo del 2030 e ne ha annunciata un'altra, congiunta, con Golob: "Abbiamo parlato a lungo della designazione di Gorizia e Nova Gorica quali capitali europee della cultura del 2025 – ha detto Meloni – e siamo pronti a lavorare insieme perché questa candidatura comune abbia un grande successo, siamo pronti a fare diverse iniziative insieme".

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