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La polizia rafforza i controlli anti-Covid in vista della Pasqua: “Grave situazione di rischio”

Una circolare del capo della polizia, Lamberto Giannini, chiede maggiore attenzione nei controlli nelle città e sulle arterie stradali in vista della Pasqua, soprattutto in considerazione della “grave situazione di rischio” e del “preoccupante” quadro epidemiologico. Agli agenti si chiede “ogni sforzo operativo possibile”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il quadro epidemiologico è “preoccupante” e la situazione di rischio è “grave”: per questi motivi, secondo il capo della polizia Lamberto Giannini, i controlli degli agenti devono essere più attenti che mai, soprattutto in vista delle feste di Pasqua. In una circolare inviata a tutti i questori e ai dirigenti del dipartimento di pubblica sicurezza, il capo della polizia chiede di mettere in campo controlli applicando “ogni sforzo operativo possibile”, con lo scopo di evitare assembramenti. La circolare di Giannini segue quella di Bruno Frattasi, capo di gabinetto del ministero dell’Interno, dopo l’entrata in vigore dell’ultimo decreto contenente le norme anti-Covid. La polizia ricorda l’importanza delle misure per garantire “una stringente strategia di contenimento dei contagi da Coronavirus”.

I controlli anti-Covid della polizia in vista della Pasqua

Per effettuare i controlli si chiede a tutti gli operatori una  “scrupolosa attenzione”, soprattutto nelle zone delle città in cui esiste un maggiore rischio che si verifichino “fenomeni di assembramento”, con particolare attenzione ai giorni festivi e prefestivi. I prefetti devono convocare le riunioni dei comitati provinciali per l’ordine pubblico e la sicurezza, mentre i questori si devono occupare dei tavoli tecnici per la mobilitazione delle forze in campo. Giannini chiede la massima vigilanza anche sulle principali “arterie stradali, autostradali, nonché presso le stazioni ferroviarie e aeroportuali”, soprattutto in vista delle festività di Pasqua.

La circolare per rassicurare gli agenti sui vaccini

Un’altra circolare è stata invece emanata dal direttore della sanità della polizia, Fabrizio Ciprani, con la quale si tranquillizzano tutti gli agenti sul tema dei vaccini: “Per coloro che sono stati sottoposti alla vaccinazione, anche con i lotti sequestrati, non vi è nessun pericolo e nessuna necessità di effettuare controlli, accertamenti clinici o terapie preventive, ma vanno soltanto segnalati al medico curante eventuali eventi avversi che, in genere, si manifestano entro poche ore dalla somministrazione”. Rassicurazioni che valgono, quindi, anche per tutti gli operatori di polizia che hanno ricevuto il vaccino di AstraZeneca. La sospensione di questo vaccino, si ricorda ancora, è stata solamente “cautelativa”: una sottolineatura che nasce dal fatto che 53mila operatori di polizia hanno ricevuto la prima dose, ovvero il 76% del totale del personale che ne aveva diritto.

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