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La polemica tra Italia e Unione europea sulla riforma del catasto: cosa sta succedendo

Dopo le raccomandazioni di Bruxelles il centrodestra insorge sul catasto, mentre la riforma si è impantanata da mesi. Ma non c’entra niente con il Recovery plan.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'Unione europea fa le sue raccomandazioni, il governo cerca la quadra e Matteo Salvini sbotta: "Attaccatevi al tram". Poi le precisazioni da fonti comunitarie, ma la battaglia è solo all'inizio. Dopo la tirata d'orecchie di Draghi alla sua maggioranza, impantanata su una serie di provvedimenti – tra cui il ddl Concorrenza, che comprende l'annosa questione balneari, la riforma del fisco e del catasto – il livello dello scontro si è con l'arrivo delle raccomandazioni della Commissione europea. Le questioni, però, vanno distinte, anche se è già partito – da parte di una certa ala della maggioranza – un attacco a Bruxelles già visto in passato. "Sul catasto e in generale sulla casa la visione della Commissione europea e di Bruxelles non è condivisibile – ha detto oggi Antonio Tajani, vice di Berlusconi in Forza Italia, al Corriere della Sera – si pensa, in sostanza, di modificare la pressione fiscale nel nostro Paese spostandola dal lavoro ai beni immobili. Noi invece diciamo che le tasse vanno abbassate, non spostate di qua e di là".

Ieri è toccato al commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, dover chiarire che l'Ue non ha intenzione di massacrare nessuno di tasse, rispondendo agli attacchi di Salvini che ha accusato l'Europa di voler tassare la prima casa. È arrivata un'ulteriore precisazione da parte di fonti comunitarie: la riforma del fisco e del catasto "non è una condizione per l'esborso dei fondi del Recovery fund". Insomma, non c'entrano niente, le rate arriveranno comunque. Il problema, da quel punto di vista, è la legge sulla Concorrenza, motivo per cui Draghi ha deciso insieme ai suoi ministri che il ddl deve passare in Senato entro maggio, a costo di chiedere l'ennesima fiducia.

Da Bruxelles fanno sapere, però, che la riforma fiscale e del catasto è "molto importante per incentivare l'offerta di lavoro e l'equità fiscale", perciò rientra nelle raccomandazioni. Viene anche fatto notare come la Grecia abbia allineato i valori catastali al mercato senza aumentare le entrate complessive, ma al contrario le aliquote sono state abbassate. Insomma, attenzione a non confondere i piani e i provvedimenti. Su fisco e catasto viene chiesto, in sostanza, di fare ordine. L'ultima riforma del catasto risale alla fine degli anni '80. Il governo, però, ha tempo. Sul Recovery invece il messaggio di Draghi (e dell'Europa) è stato chiaro fin da subito: si deve correre, anche in campagna elettorale.

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