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La ministra Calderone dice che lo sciopero è un diritto, poi attacca: “Noi contro il salario minimo”

Lo sciopero è un diritto fondamentale, secondo la ministra del Lavoro Calderone, ma la precettazione non è una novità. Sul salario minimo orario lo dice chiaro e tondo: “Siamo contrari”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Lo sciopero è un diritto garantito, ma la precettazione esiste per legge e non è la mia volta che viene utilizzata. La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, torna a parlare dopo diversi giorni di silenzio in cui il dibattito con i sindacati è stato caratterizzato dallo scontro con Matteo Salvini. "Il diritto allo sciopero è fondamentale e va assolutamente ribadito e confermato, nessuno lo ha messo in discussione – spiega la ministra a margine di un evento di Fratelli d'Italia sul lavoro – Nell'ambito dei servizi essenziali bisogna rispettare delle norme che sono a tutela dei diritti dei cittadini come la mobilità. La precettazione è avvenuta in tante altre occasioni, non è un inedito".

Per quanto riguarda il lavoro, il tema dello sciopero generale di Cgil e Uilprecettato da parte di Salvini – non è l'unico di cui si sta dibattendo in questi giorni. Si sta riparlando nuovamente di salario minimo orario, per via della decisione della maggioranza di intervenire per emendare il testo del centrosinistra: "C'è un ragionamento molto più ampio del salario minimo legale fissato per legge, c'è un tema di salario dignitoso – dice Calderone – Fare un ragionamento su un'equa retribuzione è anche tener conto che nell'ambito della contrattazione collettiva il valore della restituzione in termini orari di un importo è data da tutta una serie di fattori".

La ministra lo dice chiaro e tondo: "Siamo contro al salario minimo per legge e lo facciamo per coerenza nell'utilizzo degli strumenti, se siamo per la contrattazione non possiamo imporre per legge un numero che è un importo minimo di salario". Semmai va individuata una modalità con cui "sostenere i rinnovi contrattuali o delle legittime misure di contrasto all'utilizzo improprio degli strumenti" o anche per "combattere tutte quelle forme di lavoro spurio" come la "falsa intermediazione di manodopera" e "su questo siamo impegnati".

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