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La minaccia di Salvini contro gli scioperi: “Scene indegne nelle stazioni, non si ripeteranno”

Il ministro dei Trasporti si scaglia contro i lavoratori che hanno scioperato oggi: “Scene indegne e inaccettabili nelle stazioni italiane – ha attaccato Salvini – Ritardi, treni cancellati e lunghe code. Lo trovo intollerabile e farò di tutto affinché non si ripeta”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Abbandonati i migranti, dimenticata la riforma delle pensioni e avviato il Ponte sullo Stretto, Matteo Salvini ha un nuovo obiettivo: gli scioperi. Il leader della Lega si scaglia da settimane contro i sindacati e i lavoratori che decidono di scioperare, colpevoli di creare disservizi (che di base è uno degli strumenti per creare attenzione rispetto a una protesta). Salvini continua a contrapporre, a ogni occasione utile, l'idea dell'Italia che deve correre e produrre e quella che sciopera. Un po' come se chi decide di aderire a una protesta lo facesse per evitare di lavorare. D'altronde la narrazione del ministro dei Trasporti è più o meno sempre questa, come dimostrato con le insinuazioni nei confronti di Maurizio Landini, leader della Cgil, e la mano pesante con le precettazioni.

Lo sciopero di oggi 30 novembre, a cui – secondo i sindacati – ha aderito il 100% dei ferrovieri, è stato particolarmente partecipato. Anche perché le motivazioni erano ancora più forti della protesta economica contro la manovra: i ferrovieri hanno incrociato le braccia dopo la tragedia di Corigliano Rossano.

A Salvini la protesta non è andata giù: "Scene indegne e inaccettabili nelle stazioni italiane – ha commentato il ministro – ritardi, treni cancellati e lunghe code di cittadini esasperati". Poi ha precisato: "Per rispetto di chi ha perso la vita sul lavoro non siamo intervenuti, come invece successo recentemente, ma è chiaro che il sacrosanto diritto alla mobilitazione non può cancellare quello di milioni di cittadini che devono viaggiare".

Il vicepresidente del Consiglio ha insistito: "La giornata di oggi rende ancora più evidente che scioperi di troppe ore hanno ricadute pesantissime sulle vite di troppe persone incolpevoli. Lo trovo intollerabile". E ha concluso con una indicazione chiara: "È mia precisa intenzione, in futuro, fare di tutto affinché simili scene non si ripetano anche se auspico che i sindacati evitino iniziative irragionevoli".

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