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La lettera della sardina calabrese per Matteo Salvini: “Mi batto anche per sua figlia”

La lettera della sardina calabrese Jasmine Cristallo, coordinatrice del gruppo ‘6000 sardine’ in Calabria, a Matteo Salvini: “Quando teneramente le mette lo smalto o assiste alle recite natalizie, ci pensa a come si sentirebbe se fosse sua figlia vittima di quella stessa violenza che infligge ad altre donne?”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Da oggi ho una ragione in più per non arretrare di un passo e difendere il mio diritto al dissenso, a battermi per un mondo civile, in cui le donne non vengano brutalizzate. Lo devo alle donne, a mia figlia ed anche alla sua": Jasmine Cristallo, coordinatrice di ‘6000 Sardine' in Calabria e attivista del movimento, militante della sinistra ma senza possedere una tessera di partito, lo ha scritto in un messaggio in cui si rivolge direttamente a Matteo Salvini, il leader della Lega, che ieri sulla sua pagina Facebook ha postato un link all'intervento della leader delle Sardine calabresi a Otto e mezzo.

Un post che è stato commentato da molti utenti sul social network: "Racconterà a sua figlia – ha chiesto Jasmine – che espone foto di donne solo per farle dileggiare e violentemente aggredire con frasi e aggettivi raccapriccianti?".

"Quando teneramente le mette lo smalto o assiste alle recite natalizie, ci pensa – ha aggiunto – a come si sentirebbe se fosse sua figlia vittima di quella stessa violenza che infligge ad altre donne? Posso per ora raccontarle come ha reagito la mia di figlia, che ha 19 anni ed ha commesso la sciocchezza di leggere i commenti a me destinati dai suoi campioni di civiltà: tremava".

"Le ho spiegato che certe battaglie passano anche attraverso queste prove certamente non gratificanti, ma – ha sottolineato – che meritano, comunque, di essere condotte con tenacia e convinzione".

"Quanto a lei, Salvini – è la conclusione -, non mi aspetto delle risposte ma sappia che da oggi ho una ragione in più per non arretrare di un passo e difendere il mio diritto al dissenso, a battermi per un mondo civile, in cui le donne non vengano brutalizzate. Lo devo alle donne, a mia figlia ed anche alla sua".

L'attivista ha ricevuto pesanti attacchi sui social anche dopo la sua partecipazione di qualche giorno fa alla trasmissione tv Stasera Italia su Rete 4. Tra i post ce ne era anche uno dai toni minacciosi contro il quale la donna ha annunciato di voler sporgere denuncia. "Jasmine – recitava il messaggio carico d'odio – con tutto il rispetto, attenzione di non pestare troppo la coda del cane che dorme, perché quando si sveglia è pericoloso. Tu hai un figlia, non vorrei che passi una storia come quella di Bibbiano visto che sostenete la sinistra".

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