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La capogruppo “grillina” Lombardi e quella frase sul fascismo

Roberta Lombardi, scelta ieri come capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera, in un post del 21 gennaio sul suo blog esaltava l’ideologia di Mussolini “prima che degenerasse”. Oggi, arriva la rettifica: “Filofascista a chi?”.
A cura di Biagio Chiariello
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"L'ideologia del fascismo aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene dal socialismo, un altissimo senso dello stato e della tutela della famiglia". Questo almeno "prima che degenerasse". A scriverlo sul suo blog è la neo-Onorevole Roberta Lombardi, designata ieri ufficialmente come Capogruppo alla Camera per il Movimento 5 Stelle, insieme a Vito Crimi al Senato. Si tratta di un post del 21 gennaio scorso, segnalato su Twitter da Andrea BlackAndWhite (@squeeze9). Erano i giorni in cui infuriava la polemica su "Grillo che apre a Casapound" e la Lombardi sottolineava come in realtà "i fascisti del Terzo Millennio", come i militanti di Casapound si definiscono, del fascismo avrebbero conservato “solo la parte folcloristica (se vogliamo dire così), razzista e sprangaiola“. Solo quella. Insomma "Casapound non è il fascismo ma una parte del fascismo. E quindi solo in parte riconducibile ad esso", tagliava corto l'Onorevole. Non solo: "Sono 30 anni che fascismo e comunismo in Italia non esistono più".

Non era difficile immaginare che le parole di elogio della grillina Lombardi sulle ideologie dominanti nel Ventennio, innescassero qualche polemica. Così, pronta, è arrivata la smentita. In un altro post sul suo blog, la Capogruppo a 5 Stelle  spiega dunque che nella sua analisi sul fascismo, si rifaceva al "primo programma del 1919". Non fa nessun riferimento a Casapound, ma chiarisce: "La caratteristica del fascismo fu infatti quella di cambiare sempre le carte in tavola, con l’unica costante che al centro del potere rimanevano sempre Mussolini ed il suo partito unico. Potere che poi divenne dittatura in un crescendo di violenza. Fino ad arrivare al razzismo e la guerra. Questo il mio giudizio storico e politico, negativo su quell’esperienza. Ora possiamo pensare all’Italia del 2013". E mette le mani avanti quando "ricorda a tutti che il M5S ha nel suo programma l’insegnamento della Costituzione italiana".

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