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Il testo della mozione di sfiducia contro il ministro Speranza

Domani in Senato è previsto il voto della mozione di sfiducia contro il ministro Speranza presentata da Fratelli d’Italia. Quasi certamente verrà respinta, visto che la Lega ha fatto sapere che non voterà a favore. Nel documento si leggono tutte le motivazioni che, secondo i senatori che l’hanno firmato, dovrebbero portare alle dimissioni immediate del ministro della Salute.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La mozione di sfiducia contro il ministro della Salute arriva al Senato. A firmarla sono principalmente parlamentari di Fratelli d'Italia, ma anche gli ex del Movimento 5 Stelle, i dissidenti confluiti nel Misto. Il primo firmatario della mozione è il senatore Luca Ciriani, capogruppo di FdI a Palazzo Madama. L'obiettivo è chiaro, ed è scritto nelle ultime righe del documento: "Impegnare il ministro Speranza a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni". Gli avversari del ministro della Salute sono molti, anche e soprattutto all'interno della sua maggioranza. Il leader della Lega, Matteo Salvini, da settimane lo indica come responsabile della linea delle chiusure che lui cercherebbe invece di contrastare, con la frase "c'è chi vede solo rosso" ripetuta a più riprese.

Sembra difficile, però, che domani la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Speranza possa passare. Anzi, praticamente impossibile. Lo stesso Salvini è stato chiaro al riguardo: la Lega non voterà la mozione, ma chiederà una Commissione d'inchiesta sull'operato del ministro della Salute. A livello politico, invece, il rilancio di Giorgia Meloni mette il leader del Carroccio con le spalle al muro, con la presidente di Fratelli d'Italia che lo invita a votare la sfiducia se la sua linea contro Speranza è davvero sincera.

Nella mozione di sfiducia presentata dai senatori, per sostenere la posizione di chi chiede le dimissioni di Speranza, vengono citati una serie di argomenti: la mancanza di un piano pandemico aggiornato; l'inchiesta, in corso, che coinvolge Ranieri Guerra, direttore vicario dell'Oms, Francesco Zambon e il report che evidenziava le lacune nella preparazione dell'Italia scomparso in ventiquattro ore; i ritardi accumulati nelle prime settimane di diffusione del Covid-19; l'impreparazione nell'affrontare la seconda ondata; il libro scritto da Speranza le sue dichiarazioni che dimostrerebbero "una costante sottovalutazione della gravità della situazione"; l'assenza di un piano strategico efficace sull'approvvigionamento dei vaccini anticovid.

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