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Il Tar della Sardegna sospende l’ordinanza di Solinas sul passaporto sanitario

Il Tar della Sardegna ha dato ragione al governo, che aveva impugnato l’ordinanza del governatore Solinas. Accolta dunque la domanda cautelare di sospensiva proposta dall’avvocatura dello Stato per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Fissata anche la data dell’udienza di merito: sarà il 7 ottobre. Gli effetti dell’ordinanza entrata in vigore lunedì scorso sono sospesi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Tar della Sardegna ha accolto il ricorso presentato dal governo, sospendendo l'ordinanza del governatore della Regione Christian Solinas, entrata in vigore lunedì 14 settembre, che imponeva test Covid obbligatori per chiunque arrivasse nell'Isola, oppure l'esibizione di un certificato di negatività. Lo hanno deciso i giudici amministrativi con un decreto, a firma del presidente del Tribunale amministrativo Dante D'Alessio, che ha accolto la domanda cautelare di sospensiva proposta dall'avvocatura dello Stato per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Fissata anche la data dell'udienza di merito: sarà il 7 ottobre.

Il ministro per Affari regionali Francesco Boccia e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno ritenuto opportuno impugnare il provvedimento, ravvisando il mancato rispetto dell'articolo 16 della Costituzione sulla libera circolazione delle persone.

Dopo l'aumento dei casi nel mese di agosto, dovuto alla stagione turistica, la Regione aveva deciso di prendere provvedimenti, imponendo i controlli ai turisti. Dall'obbligo di certicazione Covid free erano infatti esentati coloro che viaggiano su navi e aerei per comprovati motivi di lavoro o di salute, gli equipaggi dei mezzi di trasporti, "soggetti appartenenti a organi costituzionali (per esempio, i parlamentari, ndr) o addetti a servizi pubblici e essenziali nell'esercizio delle rispettive funzioni (sanitari, forze dell'ordine, forze armate)" e anche i minori di 10 anni e le persone in uscita dalla Sardegna che vi facciano rientro entro 48 ore. Secondo il provvedimento poi i passeggeri sprovvisti di certificato di negatività potevano anche optare per il test sierologico, anche qualitativo nella struttura di destinazione, purché l'esito fosse "certificato da un medico abilitato" e trasmesso "alla direzione generale" dell'assessorato regionale alla Sanità. La Regione Sardegna avrebbe poi rimborsato i test. Con la decisione del Tar dunque vengono sospesi gli effetti dell'ordinanza numero 43 dell'11 settembre.

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