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Il sottosegretario Sileri dice che a fine mese avremo 3 o 4 volte più contagi di adesso

“Siamo passati da 800 casi al giorno a oltre 1.200-1.300, questo fa pensare che a fine mese arriveremo a numeri tre o quattro volte superiori”: lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, affermando che il motivo di questo nuovo aumento dei casi sia dato principalmente dalla variante Delta. Tuttavia, ha aggiunto, non dovremo concentrarci solo su questa, ma andare “alla ricerca di eventuali altre varianti che possono essere importate dall’estero”.
A cura di Annalisa Girardi
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Con la diffusione della variante Delta i casi di coronavirus aumenteranno di molto. "Siamo passati da 800 casi al giorno a oltre 1.200-1.300, questo fa pensare che a fine mese arriveremo a numeri tre o quattro volte superiori", ha affermato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo su Radio1 e facendo il punto sull'andamento della situazione epidemiologica nel Paese. Se i positivi stanno aumentando è appunto da imputare anche alla circolazione della variante più contagiosa "in una popolazione in cui molti devono ancora completare la seconda dose" di vaccino, e che sono quindi ancora esposti al rischio contagio.

Non è l'unico motivo: con le riaperture e tutto il Paese in zona bianca chiaramente sono aumentate tutte le situazioni di socialità e assembramento in cui il rischio di contagio è più elevato. Anche l'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità ha rilevato un indice Rt in leggero aumento. Nella settimana tra il 28 giugno e il 4 luglio, gli esperti hanno segnalato lo stop del calo nell'incidenza settimanale, sottolineando che questa comunque ad un livello che consente il contenimento dei nuovi casi. Vediamo nello specifico cosa afferma il report.

I dati del nuovo monitoraggio dell'Iss

"Nel periodo 16 giugno-29 giugno, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,66 (intervallo 0,62- 0,85), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, sebbene si mantenga sotto l'uno anche nel limite superiore. La elevata proporzione di soggetti asintomatici va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità", si legge. In particolare ci sono 8 tra Regioni e Province autonome che sono considerate a rischio moderato: si tratta di Abruzzo, Campania, Marche, Bolzano, Trento, Sardegna, Sicilia e Veneto. Le altre 13, invece, sono a rischio basso: è il caso di Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta.

Ad ogni modo tutte le Regioni e province autonome mostrano un Rt compatibile con uno scenario di tipo 1. Inoltre, nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione di posti letto da parte di pazienti Covid in area medica o in terapia intensiva. Nello specifico si legge: "Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 240 (29 giugno) a 187 (6 luglio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (2%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.676 (29 giugno) a 1.271 (6 luglio)".

La diffusione della variante Delta aumenta in Italia

Insomma, nonostante la situazione epidemiologica generale non sia tale da definirsi critica, ci sono comunque dei "segnali che richiedono una particolare attenzione con aumento nel numero di Regioni e Province autonome classificate a rischio epidemico moderato". Anche il monitoraggio dell'Iss imputa questa crescita dell'Rt e dell'incidenza a un aumento della circolazione della variante Delta nel nostro Paese: "Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi", prosegue il monitoraggio, spingendo per "mantenere elevata l'attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale". Infine, conclude il report, è necessario raggiungere al più presto una "elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus, sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità".

Sulla variante Delta il sottosegretario Sileri ha anche aggiunto: "Non dobbiamo concentrarci solo sulla variante Delta, dobbiamo fare un adeguato tracciamento e, ancor di più, un adeguato sequenziamento alla ricerca di eventuali altre varianti che possono essere importate dall'estero o createsi sul nostro territorio. Più il virus circola e più qualche variante può generarsi. E' quella la vera sfida, non tanto la variante Delta, che ormai conosciamo".

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