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Il caso Cospito

Il procuratore generale della Cassazione chiede di revocare il 41 bis a Cospito

Il procuratore generale della Cassazione ha scritto nella sua requisitoria che i legami tra Cospito e gli anarchici vanno dimostrati, e che il regime di 41 bis a cui è sottoposto il detenuto in sciopero della fame da 115 giorni va revocato. Intanto Cospito è stato portato in ospedale perché le sue condizioni di salute sono peggiorate ancora.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il procuratore generale della Cassazione chiede di revocare il 41 bis all'anarchico Cospito. La decisione della Suprema Corte è prevista per il 24 febbraio, ma quella del magistrato è sostanzialmente un'anticipazione che, però, potrebbe non bastare per salvare la vita a Cospito. L'anarchico intanto è stato trasferito in ospedale a Milano, per via delle sue condizioni di salute sempre più precarie dopo 115 giorni di sciopero della fame. Il pg Pietro Gaeta, nella requisitoria depositata l'8 febbraio, scrive che dalle motivazioni dell'ordinanza del tribunale di sorveglianza di Roma emerge una "carenza di fattualità in ordine ai momenti di collegamento" con gli anarchici.

"La verifica su tale punto essenziale – continua il procuratore generale della Cassazione – non traspare nelle motivazioni del provvedimenti, ma è necessaria e non desumibile interamente ed unicamente né dal ruolo apicale né dall'essere egli divenuto ‘punto di riferimento' dell'anarchismo". Insomma, il collegamento tra Cospito e la galassia anarchica esiste, ma va dimostrato che il 41 bis serva a evitare "ulteriori reati o attività dell'associazione esterna". Altrimenti il regime carcerario speciale non è giustificabile.

"È necessario che emerga una base fattuale su elementi immanenti e definiti", continua il Pg, che però "non è dato riscontrare" nell'ordinanza del tribunale di sorveglianza su Cospito. C'è perciò una "carenza motivazionale" sul "collegamento funzionale" tra le forti limitazioni imposte dal 41 bis e la tutela delle esigenza di ordine e di sicurezza. Nel frattempo continuano in varie città italiane le manifestazioni a sostegno dell'anarchico.

Le condizioni di Cospito in ospedale

Ieri Cospito è arrivato nel reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo di Milano. L'anarchico, trasferito dal carcere di Opera per via del peggioramento ulteriore delle sue condizioni di salute, ha rifiutato di utilizzare la sedia a rotelle ed è entrato sulle sue gambe. Secondo quanto riportato dai presenti, arrivato in ospedale Cospito avrebbe ringraziato i medici chiedendo loro "scusa per il disturbo".

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