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Il caso Cospito

Manifestazione per Alfredo Cospito a Milano: 11 denunciati e danni in città

I manifestanti hanno lanciato contro gli agenti pietre, mattoni, petardi e cocci di vetro, fumogeni e gavettoni nei confronti dei giornalisti. Danneggiate alcune vetrine, chiuse le serrande delle attività lungo il tragitto del corteo. “Non sono anarchici, sono delinquenti e come tali vanno trattati: in galera”, la reazione del vicepremier Matteo Salvini dopo gli scontri.
A cura di Francesca Del Boca
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Fine settimana di alta tensione a Milano. Il bilancio finale degli scontri tra manifestanti anarchici in sostegno al detenuto al 41bis Alfredo Cospito (recluso proprio a Milano nel carcere di Opera) e polizia che ieri pomeriggio ha interessato le strade del centro è di 11 denunciati e di danni sparsi per le vie dei Navigli.

Sono state almeno quattro le cariche della polizia in tenuta antisommossa contro il corteo di anarchici, quando le forze dell'ordine hanno schierato un cordone di sicurezza per impedire il proseguimento del corteo all'altezza di viale Sabotino. I manifestanti, dietro allo striscione nero "Contro il 41bis", hanno lanciato contro gli agenti pietre, mattoni, petardi, bombe carta e cocci di vetro, fumogeni e gavettoni nei confronti dei giornalisti.

Danneggiata inoltre la vetrina di una filiale della banca Credit Agricole, in viale Bligny, e quelle negozi poco distanti: chiuse le serrande delle attività lungo il tragitto del corteo. Danni anche ad automobili parcheggiate e all'arredo urbano.

"Non sono anarchici, sono delinquenti e come tali vanno trattati: in galera", la reazione del vicepremier Matteo Salvini dopo gli scontri. "Da vicepremier porterò in Consiglio dei ministri la richiesta di intervenire duramente contro questi delinquenti".

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Alfredo Cospito trasferito all'ospedale San Paolo

A pochi minuti dallo scoppio degli incidenti, intanto, è arrivata la notizia che Cospito è stato trasferito dal carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo: l'uomo avrebbe deciso di interrompere anche l'assunzione degli integratori, rendendo necessario il suo immediato trasferimento.

Il detenuto anarchico Alfredo Cospito protesta contro la detenzione al 41bis e si trova da oltre 110 giorni in sciopero della fame. Giovedì il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha rigettato l'istanza dei legali dell'uomo che chiedevano di farlo uscire dal regime di massima sicurezza e isolamento.

Trasferito dal carcere di Sassari al carcere di Opera a Milano, dove il reparto del 41bis è dotato di un'area sanitaria, Cospito ha ribadito di essere determinato a portare avanti la sua protesta. Il prossimo 24 febbraio i giudici di Cassazione prenderanno in considerazione il suo caso ma, per il suo avvocato Flavio Rossi Albertini, per "quel giorno sarà probabilmente morto".

"Me l’aspettavo. Mi considerano troppo sovversivo. Hanno deciso di tumularmi in questo sarcofago di cemento armato", questa la reazione di Cospito riportata dal legale, alla notizia del rigetto dell'istanza da parte del ministro del governo Meloni.

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