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Il prezzo della pandemia per i giovani, 1 su 6 ha perso il lavoro: le donne sono le più colpite

Da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus più di un giovane ogni sei ha perso il lavoro a livello globale: è quanto emerge da un nuovo rapporto commissionato dall’Organizzazione internazionale del lavoro all’università di Cambridge. Che sottolinea anche come siano le donne le più colpite dalla crisi.
A cura di Annalisa Girardi
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Che la pandemia abbia pesato di più sui fragili, sui giovani e le donne, l'abbiamo ripetuto ormai diverse volte. Ora però un nuovo rapporto commissionato dall'Organizzazione internazionale del lavoro all'università di Cambridge fornisce nuovi dati che aiutano a comprendere la portata della crisi in alcune categorie di popolazione.

Secondo il documento richiesto dall'agenzia delle Nazioni Unite, da quando è scoppiata l'emergenza coronavirus più di un giovane ogni sei ha perso il lavoro a livello globale. Circa il 40% dei giovani che avevano un lavoro prima della pandemia, circa 178 milioni di ragazzi e ragazze, era impiegato nei settori economici più colpiti dal lockdown e dalle altre misure restrittive dovute alla pandemia. Come, ad esempio, quello del turismo: uno dei comparti economici su cui più ha pesato la crisi e che nei mesi del Covid ha subito un tracollo finanziario 11 volte più grave di quello del 2008.

"I giovani sono svantaggiati rispetto agli anziani quando si tratta di trovare lavoro dopo la pandemia. Meno esperienza lavorativa e capitale finanziario, reti sociali più deboli e livelli più elevati di povertà lavorativa. È anche molto più probabile che debbano sbarcare il lunario tramite un lavoro in nero", ha commentato uno degli autori del report, Adam Coutts. Mettendo poi in guardia contro quello che potrebbe trasformarsi in un vero e proprio blocco generazionale, con un'intera fascia di popolazione che faticherà a reintrodursi nel mercato del lavoro e rischierà di farsi poi superare da quella successiva, più giovane e qualificata.

I ricercatori di Cambridge hanno poi sottolineato che a essere più penalizzate sono state le giovani donne. Il tasso di occupazione femminile a livello globale è infatti diminuito del 5% nell'ultimo anno, contro il 3,9% registrato per quello maschile. In alcuni Paesi a basso reddito questo ha costretto molte donne al lavoro sessuale. Garima Sahai, l'altra autrice del documento, ha commentato: "Le giovani donne sono state particolarmente colpite dalla pandemia che hanno subito maggiori perdite di posti di lavoro, un aumento del lavoro di assistenza non retribuito, la pandemia ombra della violenza di genere per citarne solo alcuni effetti".

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