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Il Partito democratico chiederà la modifica dei Decreti sicurezza, “dopo mesi di bugie e attacchi”

“Dopo mesi di chiacchiere e bugie sono state rimesse al centro le politiche per la sicurezza. Ci sono le risorse per il riordino delle carriere, 48 milioni annui per gli straordinari delle forze di polizia, risorse per il rinnovo del contratto. Tutte richieste degli operatori della sicurezza che non venivano neanche ricevuti da Salvini, perché preferiva girare l’Italia per la sua propaganda”: così Nicola Zingaretti annuncia che il governo si prepara a modificare i decreti sicurezza.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Partito democratico ha annunciato che nei prossimi giorni chiederà la modifica dei decreti sicurezza. Un messaggio chiaro e tondo all'alleato di governo pentastellato, che vuole rivendicare la presenza di una linea democratica all'interno dell'esecutivo. E lo fa sulla questione migranti e sui decreti voluti dal leader della Lega, Matteo Salvini.

Ieri, in un'intervista su Repubblica, la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, aveva affermato la necessità di "rendere conformi i testi (dei decreti Salvini, ndr) a tutte le osservazioni che sono arrivate dal Presidente della Repubblica", sottolineando di voler intervenire entro l'anno. Ora il segretario dem, Nicola Zingaretti, torna sul tema con un post su Facebook: "Dopo mesi di chiacchiere e bugie sono state rimesse al centro le politiche per la sicurezza. Ci sono le risorse per il riordino delle carriere, 48 milioni annui per gli straordinari delle forze di polizia, risorse per il rinnovo del contratto. Tutte richieste degli operatori della sicurezza che non venivano neanche ricevuti da Salvini, perché preferiva girare l'Italia per la sua propaganda. Dopo le bugie sui flussi migratori svelate oggi dal ministro Lamorgese, quello di oggi è l'inizio di un nuovo tormentone. La sicurezza la pretendiamo noi del PD e per fortuna in Italia c'è un nuovo ministro degli Interni".

Quando fa riferimento alle bugie sui flussi migratori sdoganate da Lamorgese, Zingaretti sta parlando delle dichiarazioni del leader del Carroccio, Matteo Salvini, il quale continua a ripetere che con il cambio di governo gli sbarchi sono triplicati. Affermazioni che la ministra Lamorgese aveva smentito: "Non siamo di fronte ad alcuna invasione. Basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018. I dati a cui si fa riferimento sono relativi al solo mese di settembre. Raffrontando gli sbarchi di settembre 2018 e 2019, in effetti l'incremento numerico c'è stato, ma è riconducibile soprattutto all'aumento degli sbarchi autonomi, che non costituisce un fenomeno nuovo". Lamorgese aveva spiegato che lo scorso anno i migranti approdati con piccole imbarcazioni sono stati circa 6mila, mentre dall'inizio del 2019 sono stati 7.500: una crescita, aveva precisato, che si è iniziata a registrare nel mese di aprile, quindi quando c'era ancora il leader della Lega al ministero dell'Interno. "Un fatto importante si è verificato con l'ultimo sbarco della Ocean Viking, in quest'occasione Francia e Germania hanno offerto la disponibilità ad accogliere il 72 per cento dei migranti, dando di fatto già attuazione al pre-accordo di Malta, che comincia quindi a dare i primi risultati", aveva concluso la ministra.

Zingaretti conclude così il suo post:"P.s. toc toc… c'è qualche altro leader che sostiene e che ha voluto questo Governo, che lo difende dalle bugie e dagli attacchi della destra?".

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