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Riforma fiscale

Il governo Meloni darà le pagelle a chi paga le tasse e un bonus alle aziende in regola

Il viceministro all’Economia Leo torna a parlare della delega fiscale, annunciando una sorta di pagelle per le imprese che pagano le tasse e promettendo dei bonus a chi è in regola.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La riforma fiscale del governo Meloni è ancora tutta da costruire, nonostante la legge delega approvata poche settimane fa in Consiglio dei ministri. Nonostante Meloni l'abbia annunciata come rivoluzione fiscale, al momento si può vedere solo la cornice del provvedimento – che per certi versi ricorda quello di Draghi, mai completato per via della caduta del governo – e non il dettaglio delle singole misure, che andranno decise nel corso dei prossimi due anni con i decreti delegati. Nel frattempo, però, il viceministro all'Economia Leo continua a rilasciare interviste per spiegare come sarà il nuovo fisco al completamento della riforma.

Oggi è il turno delle pagelle per le imprese: "Partiamo dai soggetti più piccoli, fino a 5 milioni di ricavi/compensi, ai quali si applicano gli Isa, gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale che, appunto, attribuiscono ai contribuenti un voto – ha spiegato Leo al Messaggero – Immaginiamo che uno di questi soggetti abbia un buon voto Isa, pari 8: l’amministrazione gli potrà proporre un patto in modo che egli abbia la certezza della stabilità del suo rapporto con il fisco".

Cosa succede, invece, se il voto in pagella è basso? Lo ha spiegato ancora Leo: "Immaginiamo, invece, un soggetto con voto Isa basso, diciamo 3: con archivi informatici, banche dati, informazioni delle fatture elettroniche e tutto ciò combinato con analisi predittive e intelligenza artificiale, l’amministrazione potrà proporre anche a questo contribuente un’adesione 4.0, in modo che il suo voto Isa arrivi a un livello accettabile – ha sottolineato il viceministro all'Economia – Ebbene, se questo soggetto accetta di pagare più di quanto pagava prima, anche lui riceverà in cambio semplificazioni, certezze e altre misure premiali".

Novità anche per l'Ires: "Ci sarà un’aliquota base inferiore al 24% attuale, vedremo quale sarà il livello – ha spiegato ancora Leo – e con un’aliquota agevolata se una parte del reddito verrà investita, in nuove assunzioni o beni strumentali innovativi, e se non ci sarà distribuzione di utili".

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