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Covid 19

I treni ad alta velocità potrebbero essere riempiti all’80%: al momento il limite è fissato al 50%

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti potrebbe aumentare il numero dei posti consentiti sui treni alta velocità, portandolo dal 50% all’80%, come già avvenuto per il trasporto pubblico locale e per i treni regionali. De Micheli: “Stiamo valutando con il ministero della Sanità e col comitato tecnico scientifico se anche sui treni a lunga percorrenza si può aumentare il riempimento”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il numero dei posti consentiti sulle carrozze dei treni ad alta velocità potrebbe presto aumentare.  Così come avvenuta per il trasporto pubblico locale, per il quale è stato autorizzato un riempimento dell'80% della capienza massima, allo stesso modo sui treni potrebbero viaggiare molti più passeggeri, e non al 50%, come invece è previsto dalle regole attuali. Le misure anti-Covid potrebbero infatti portare a una riduzione drastica delle corse.

Di fatto i treni a lunga percorrenza sono gli ultimi mezzi per i quali è previsto un limite al 50% per l'utilizzo dei posti: gli aerei, infatti, possono essere completamente riempiti, così come, in molte Regioni, anche i treni locali. E se a luglio le linee guida prevedevano di alzare anche le soglie per l'alta velocità, come sappiamo è arrivato poi l'alt del ministero della Salute, che ha stabilito il limite del 50%; una decisione costata 3 milioni alla società dei treni Italo.

"Italo e Trenitalia ci hanno mandato tutta una serie di proposte che abbiamo già valutato ripetutamente: alcune le abbiamo integrate e altre ci sembrano buone per garantire, con un riempimento maggiore, la sicurezza ai passeggeri", ha spiegato ieri la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti De Micheli, intervenendo a margine di un convegno a Genova. "Tutta questa mole di lavoro – ha aggiunto De Micheli – la stiamo condividendo col Ministero della Sanità e, conseguentemente, col comitato tecnico scientifico per vedere se anche sui treni a lunga percorrenza si può aumentare il riempimento".

È di ieri la notizia, anticipata da indiscrezioni di stampa, secondo cui Ntv starebbe valutando di fermare i treni Italo perché le restrizioni sulla capienza dei mezzi non hanno consentito di far quadrare i conti. Il gruppo, che a fine luglio stimava in 200 milioni l'impatto del Covid sui propri conti, dopo investimenti importanti, continua a essere penalizzato dai limiti al riempimento e dall'assenza della clientela business e straniera e già dalla fine di questa settimana potrebbe tagliare parte degli 80 convogli rimessi sulle rotaie (su 110 che viaggiavano prima della pandemia). L'obiettivo è abbassare i costi ma, se la situazione non si dovesse sbloccare, il gruppo valuta uno stop totale.

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