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Covid 19

Cosa cambia nel trasporto pubblico con il nuovo dpcm anti-Covid

Uno degli allegati del nuovo dpcm, firmato ieri dal premier Conte, ci sono norme specifiche anti-Covid per il trasporto pubblico: cambia il coefficiente di riempimento dei mezzi, che non deve superare l’80%. Questo limite può essere superato nei casi in cui “sia garantito un un ricambio di aria e un filtraggio della stessa” ottenuto con idonei strumenti autorizzati dal Cts.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ieri il presidente del Consiglio Conte ha firmato il nuovo dpcm, che contiene il prolungamento delle misure anti-Covid già disposte ad agosto, come l'obbligo di utilizzare le mascherine dalle 18 alle 6, e anche alcune norme che riguardano il trasporto pubblico.

All'interno di uno degli allegati un paragrafo è dedicato specificamente al ‘trasporto pubblico locale automobilistico, metropolitano, tranviario, filoviario, funicolare, lagunare costiero e ferroviario'. Chiaramente rimane l'obbligo da parte dell'azienda di provvedere alle disinfezione e all'igienizzazione almeno una volta al giorno. Mentre i passeggeri devono utilizzare necessariamente una mascherina, per coprire naso e bocca, mentre la salita e la discesa dei passeggeri deve avvenire sempre attraverso flussi separati. E per evitare contatti tra chi sale e chi scende dai mezzi è opportuno prevedere anche un'apertura differenziata delle porte.

Devono essere anche contrassegnati con dei marker i posti che non possono essere occupati dai passeggeri. Inoltre è sospesa la vendita di biglietti a bordo, da parte degli autisti. Nei luoghi in cui è possibile bisogna invece installare apparati per l'acquisto self service dei biglietti, che dovranno essere sanificati più volte al giorno. Ma soprattutto, per evitare gli assembramenti bisogna "adeguare la frequenza dei mezzi nelle ore considerate ad alto flusso di passeggeri".

Cosa è il coefficiente di riempimento

La principale novità, che riguarda sia i mezzi di superficie sia la metropolitana è il coefficiente di riempimento dei mezzi, fissato ora all'80%. Si legge nel testo:

"È consentito, nel caso in cui le altre misure non siano sufficienti ad assicurare il regolare servizio di trasporto pubblico, anche extraurbano, ed in considerazione delle evidenze scientifiche sull'assunto dei tempi di permanenza medi dei passeggeri indicati dai dati disponibili, un coefficiente di riempimento dei mezzi non superiore all'80% dei posti consentiti dalla carta di circolazione dei mezzi stessi, prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti".

Il ricambio dell'aria poi deve essere costante, prevedendo l'apertura costante dei finestrini o di altre prese d'aria naturale. Viene specificato che "ove possibile" bisogna mantenere in funzione gli impianti di aerazione senza ricircolo. Tale limite della capacità di riempimento può essere superato, ma solo nei casi in cui "sia garantito un un ricambio di aria e un filtraggio della stessa" attraverso idonei strumenti preventivamente autorizzati dal Cts.

Le regole per la metropolitana

Nelle stazioni della metropolitana è opportuno prevedere un adeguato distanziamento nelle banchine e sulle scale mobili, prima dei varchi. Anche in questo caso bisogna provvedere a separare di entrata e di uscita; inoltre bisogna predisporre "idonei sistemi atti a segnalare il raggiungimento dei livelli di saturazione stabiliti"; e disporre sistemi di videosorveglianza al fine di individuare possibili assembramenti.

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