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I guai senza fine di Sogei: tra inchieste e critiche all’Ad, cresce il potere della ‘zarina’ legata a Fratelli d’Italia

Sogei è la società pubblica che si occupa dei servizi digitali per la pubblica amministrazione, ma negli ultimi mesi è balzata alle cronache soprattutto per le vicende giudiziarie, che hanno coinvolto diversi suoi dirigenti. Fanpage.it ha raccolto il racconto di fonti interne all’azienda che parlano di un clima sempre più difficile attorno all’Ad Cristiano Cannarsa, segnato dagli strascichi delle inchieste. Un pantano in cui sta emergendo il potere di quella che formalmente è solo una consulente, ma in realtà pesa molto di più.
A cura di Marco Billeci
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Non c'è pace per Sogei, la società pubblica di servizi informatici controllata dal ministero dell'Economia,  finita negli ultimi mesi al centro di una bufera giudiziaria. Prima, a ottobre 2024, con l'arresto del direttore generale Paolino Iorio accusato di corruzione. E poi a marzo 2025, con l'inchiesta che ha coinvolto l'amministratore delegato Cristiano Cannarsa, nata dalle dichiarazioni ai pm dello stesso Iorio, che nel frattempo ha patteggiato una pena di tre anni.

Interrogato dai magistrati a maggio, Cannarsa ha respinto tutte le imputazioni a suo carico – incentrate sui rapporti con Stefania Ranzato, titolare della Deas Spa -, ma a oggi risulta ancora indagato. E le voci all'interno di Sogei lo descrivono come un capitano sempre più indebolito alla guida dell'azienda, distante dalle dinamiche del funzionamento quotidiano del gruppo, in rapporti deteriorati con una buona fetta della dirigenza e del personale.

"In Sogei situazione insostenibile"

Critiche che traspaiono anche dai recenti comunicati interni della Rsu di Sogei. "Il vertice aziendale (non solo questo, ovviamente) ha trascinato tutta l’azienda in una situazione insostenibile", si legge in una nota del 25 luglio. Che prosegue: "Se il nostro Ad facesse una passeggiata tra i corridoi, partecipasse a qualche riunione operativa, riscuotesse la fiducia di un management che invece è impaurito nel raccontargli tutte le cose che non vanno, se ne renderebbe conto facilmente".

Claudio Cannarsa è stato nominato amministratore delegato di Sogei a giugno del  2023, su input del viceministro dell'Economia di Fratelli d'Italia Maurizio Leo.  Ma aveva in curriculum già una precedente esperienza al vertice della società, tra il 2011 e il 2017, con risultati considerati positivi. Per i sindacati però ora il manager pubblico "si è chiuso nella sua torre d’avorio e preferisce vantarsi dei risultati del concordato fiscale (risultati del governo e non di Sogei), essere attivo sui social network, ricevere ambasciatori e politici".

Nelle confessioni private raccolte da Fanpage.it da diverse fonti all'interno della società del Mef si va anche oltre, parlando di un amministratore delegato più impegnato a curare (e forse proteggere) la sua immagine all'esterno, che a governare la società. Una delle conseguenze di questo atteggiamento – sostengono le fonti – è un clima ormai diffuso di sfiducia tra il vertice e chi sta sotto: non solo i dipendenti, ma anche i dirigenti.

Questa situazione – viene riferito – starebbe generando crescenti criticità nel funzionamento di Sogei.  Anche perché non è stato colmato il vuoto lasciato dall'uscita di scena dei due direttori generali nominati dallo stesso Cannarsa a marzo 2024: uno, Iorio, revocato dopo l'arresto; l'altro andato in pensione. L'organizzazione del lavoro oggi  è descritta come frammentata e senza coordinamento, con nove direttori che faticano a prendersi responsabilità, anche per l'assenza di chiarezza nel mandato.

L'ascesa della ‘zarina' legata a Fratelli d'Italia

In questa zona grigia c'è però anche chi pare aver guadagnato un peso non da poco. Rosangela Cesareo è formalmente una consulente esterna per la comunicazione di Sogei. In realtà fonti a conoscenza della questione la descrivono quasi come una "direttrice ombra" nell'azienda, che pur da soggetto esterno all'organigramma societario, ufficiosamente guiderebbe l'area personale. E avrebbe assunto un ruolo sempre più rilevante nelle relazioni esterne del gruppo.

Dall'interno di Sogei si fa notare come Cesareo accompagni ormai Cannarsa in tutte le occasioni pubbliche che coinvolgono la società: dalle missioni istituzionali alle audizioni parlamentari, fino agli incontri con altre personalità e manager. Un ruolo esercitato spesso scavalcando gli altri dirigenti e creando quindi non pochi malumori.

Rosangela Cesareo è una professionista che può vantare certamente entrature in diversi ambienti della "Roma che conta" e a palazzo Chigi, dove ha collaborato con il Dipartimento per le politiche antidroga. Mentre il marito Mauro Nicastri è capo segreteria della sottosegretaria del ministero delle Imprese, Fausta Bergamotto. La consulente di Sogei esibisce anche un rapporto privilegiato con il mondo Fratelli d'Italia.

Sui social, Cesareo non nasconde il suo supporto a Giorgia Meloni e la partecipazione a diverse iniziative del partito della premier. Ma soprattutto è legata da un rapporto di fortissima amicizia personale con il deputato Luca Sbardella e la moglie, da lei definiti come "la sua famiglia romana". Un'amicizia dichiarata e documentata dalle foto di cene e vacanze assieme, postate sui social network direttamente dai protagonisti.

Sbardella è un deputato di Fratelli d'Italia, vicinissimo a Giovanni Donzelli, di cui fa il vice capo, nel dipartimento organizzazione di Fdi. Si tratta insomma uno dei principali uomini macchina di via della Scrofa, tanto che a marzo scorso è stato anche spedito in Sicilia, per commissariare il partito regionale, segnato dagli scandali.

Ovviamente non ci sono prove che questi rapporti di Cesareo siano da mettere in relazione con la sua scalata dentro Sogei. È innegabile però che a Cannarsa possa far comodo una figura di raccordo con gli ambienti del principale partito di maggioranza, nel momento in cui deve puntellare il suo ruolo. E che d'altra parte per Fdi possa essere utile avere un orecchio in più a terra,  in questa fase, dento la società del Mef.

Forse è anche per questo – si sussurra nei corridoi di Sogei – che nelle prossime settimane sarebbe pronto per la pubblicazione un bando, per la ricerca di un nuovo responsabile delle relazioni istituzionali del gruppo. Un ruolo che sembra ritagliato su misura per Cesareo, che in questo modo otterrebbe la stabilizzazione e la certificazione della sua influenza dentro la società.

Se la circostanza trovasse conferma sembra destinata a creare nuove polemiche interne. Come pare testimoniare un'altro passaggio contenuto in un comunicato delle Rsu, stavolta del 30 luglio: "L’azienda deve essere guidata da chi la conosce davvero, da dentro. Da quando, con il supporto di chi non conosce Sogei, il vertice ha iniziato a mettere mano direttamente alla macchina operativa è iniziato il caos e il declino".

I timori per lo smembramento di Sogei

Le preoccupazioni dei sindacati per i silenzi dell'Ad Cannarsa però sono ben più ampie. Da un lato perché sembra confermata la volontà del manager di alleggerire il portafoglio di commesse di Sogei. La società negli ultimi anni ha ampliato molto il suo raggio di azione: oggi, oltre al ministero dell'Economia e ai suoi satelliti,  Sogei fornisce servizi digitali anche a molti altri dicasteri e soggetti pubblici. Un carico che peserebbe eccessivamente sul funzionamento dell'azienda  creando problemi che potrebbero essere risolti, cedendo una parte dei contratti a un'altra Spa pubblica, la 3-I.

I rappresentanti dei lavoratori non sono contrari a quest'operazione, ma chiedono lumi sul destino di chi oggi opera nei settori che sarebbero oggetto della cessione. E vorrebbero rassicurazioni su un'altra voce raccolta in ambienti di governo: cioè che questo potrebbe essere solo il primo passo, per arrivare allo smembramento della società. Con il centro di elaborazione dati e le attività correlate che – secondo questa tesi – potrebbero passare sotto il controllo di un altro soggetto pubblico (qualcuno fa il nome dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato).

Di fronte alle Rsu, raccontano fonti sindacali, Cannarsa si sarebbe detto contrario a quest'ipotesi e pronto a difendere l'integrità di Sogei, ma non avrebbe smentito che l'idea sia sul tavolo e oggetto di discussione dentro la maggioranza di centrodestra. Il timore dei rappresentanti delle Rsu è che qualora questa strada si facesse più concreta, l'amministratore delegato non si opporrebbe, se questo gli servisse per salvare se stesso.

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