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Il M5S “occupa” le Commissioni. Napolitano, impeachment depositato

Dopo la bagarre di ieri in Aula, il M5S annuncia battaglia anche nelle Commissioni, ma scoppia il caso degli insulti a sfondo sessuale alle deputate del Pd.
A cura di A. P.
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Ore 20.30 – Boldrini: “Ci saranno sanzioni” – Il M5S “non sa utilizzare gli strumenti che ci sono per svolgere il suo ruolo e allora ricorre ad altri mezzi: la violenza, le minacce, il turpiloquio. Tutte cose inaccettabili”: così la presidente della Camera Laura Boldrini al Tg1. Boldrini ha annunciato sanzioni rapide: “L’ufficio di presidenza ha avviato i lavori quanto prima arriveranno i risultati”.

18.40 – Il M5s intende presentare ricorso alla Corte Costituzionale per sollevare conflitto di attribuzione nei confronti della presidente Laura Boldrini e dei presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. L’obiettivo è ottenere l'annullamento delle ultime votazioni su dl Bankitalia, legge elettorale e dl Carceri.

Aggiornamento 17.20 – Le reazioni all'"occupazione" del M5S – Dopo l'azione ‘sovversiva' del M5S alla Camera, arrivano le dure reazioni dei gruppi politici e del Presidente della Camera, Laura Boldrini. "E' intollerabile ed evoca tristi memorie che i deputati di M5S abbiamo impedito ad altri deputati di essere intervistati, e dunque ai giornalisti di esercitare ala Camera il diritto-dovere di informare" dice la Boldrini. Il leader di Sel, Nichi Vendola, definisce "assolutamente irresponsabile" la richiesta di impeachment presentata dal Movimento 5 Stelle. Il Pd, tramite il capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, difende Napolitano: "Siamo al limite: non tentenneremo un attimo nella difesa delle Istituzioni democratiche. Perché l'attacco al presidente Napolitano non è a una persona ma a tutta la democrazia".

17.15 – Beppe Grillo domani a Roma – Il leader pentastellato domani arriverà a Roma per vedere i parlamentari del M5S. Lo scrive l'ANSA. Un incontro all'indomani della presentazione della richiesta dello stato d'accusa nei confronti del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Aggiornamento 13.00 –  Il M5s abbandona l'ufficio di presidenza della Camera. I deputati del M5s hanno lascia l'ufficio di presidenza della Camera convocato oggi per decidere le sanzioni e i provvedimenti sugli incidenti di ieri in Aula. "Dopo aver atteso mezz'ora ci siamo allontanati dall'ufficio di presidenza perché la Boldrini era riunita con la maggioranza per decidere il da farsi" ha annunciato infatti il deputato 5 stelle Luigi Di Maio, vicepresidente di Montecitorio, aggiungendo "Decidono sempre fuori dalle sedi competenti e noi non ci stiamo". All'ufficio di Presidenza come annunciato non parteciperà nemmeno il questore di Montecitorio Stefano Dambruoso al centro della polemica per lo scontro con la deputata del M5S Loredana Lupo.

Ancora caos a Montecitorio dopo l'approvazione del decreto Imu Bankitalia con la cosiddetta "ghigliottina" e le conseguenti proteste del M5S. I deputati dei Cinque Stelle hanno annunciato di voler proseguire la loro battaglia dopo quanto accaduto ieri e questa mattina hanno occupato in diversi momenti la Commissione Affari Istituzionali, la Commissione Affari Costituzionali e quella della giustizia. La seduta di quest'ultima commissione non è riuscita neanche ad iniziare visto che il deputato del M5S, Vittorio Ferraresi, si è fatto trovare seduto ai banchi della presidenza spiegando di non voler abbandonare il posto fin quando non ci saranno le dimissioni di Laura Boldrini e del questore di Montecitorio Dambruoso. "Avevo messo in guardia la presidente Boldrini in questi giorni: se si sopprimono i diritti dell'opposizione, il conflitto si sposta oltre le regole e forse oltre il parlamento" ha spiegato il vicepresidente della Camera, il 5 stelle Di Maio, aggiungendo "Il risultato è che da ormai 12 ore nessuna commissione alla camera riesce a riunirsi". "Ora siamo in Commissione Affari Istituzionali per bloccare la seduta sull'Italicum. Noi non li molliamo" ha scritto su Facebook il deputato 5 stelle Giorgio Sorial, annunciando la nuova protesta del gruppo a Montecitorio.

M5S non presente in Aula al Senato – Lo scontro si sposta anche in Senato dove il M5S ha annunciato che non prenderà parte ai lavori dell'Aula, ora incentrati sulla discussone generale della Delega fiscale, dopo quanto accaduto ieri. Lo ha spiegato la senatrice Michela Montevecchi al termine di un intervento nel quale ha ricordato gli incidenti di ieri alla Camera e lo schiaffo che avrebbe ricevuto la collega durante la protesta. Alla Camera intanto per evitare altre occupazioni i commessi hanno predisposto misure straordinarie. Come rivela il deputato del M5S Riccardo Nuti, infatti, "Hanno chiuso le porte della commissione affari istituzionali", fatto che "Non era mai accaduto", mentre su ordine del presidente Francesco Paolo Sisto un cordone di commessi è stato disposto di fronte all'ingresso della Commissione Affari Costituzionali.

Deputate Pd denunciano insulti sessuali –  Dopo il caso Dambruoso però lo scontro dilaga in tutto il Palazzo di Montecitorio. Spintoni e contestazioni anche in sala stampa tra i deputati grillini e il capogruppo Pd, Roberto Speranza, mentre alcune deputate del Pd annunciano querela nei confronti del deputato M5S Massimo Felice De Rosa accusato di insulti a sfondo sessuale. "Dopo quanto accaduto nell’aula della Camera una parte dei deputati M5S è venuta a provocarci in commissione Giustizia" raccontano le deputate Pd Micaela Campana e Alessandra Moretti, aggiungendo "abbiamo detto a De Rosa che queste azioni di impedimento dei lavori parlamentari si vedevano in altri tempi, ma per tutta risposta De Rosa ci ha aggredite rivolgendoci insulti a sfondo sessuale, dicendo in pratica a tutte e 13 le deputate del PD, per usare parole più accettabili, ‘siete solo capaci di fare sesso orale’".

 

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