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Caso Bibbiano, news sull'inchiesta Angeli e Demoni

Greta non è di Bibbiano, ma Salvini continua a mentire sulla bambina del palco di Pontida

Il leader della Lega, Matteo Salvini, continua a mantenere una certa ambiguità sul caso della piccola Greta, la bambina portata sul palco di Pontida. Durante la trasmissione Live – non è la D’Urso Salvini ha parlato nuovamente della bimba e su Twitter l’ha definita ancora una volta “di Bibbiano”, nonostante sia ormai assodato che Greta non viene da Bibbiano.
A cura di Stefano Rizzuti
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Greta, la bambina salita sul palco di Pontida con Matteo Salvini, non è di Bibbiano. E nulla ha a che vedere con l’inchiesta dei bambini e delle loro famiglie di Bibbiano. Questo, ormai, è assodato. Anche lo stesso leader della Lega aveva ritrattato, cercando di giustificarsi: lui la parola Bibbiano, sul palco, non l’ha mai pronunciata. Ma i profili social della Lega, invece, sì. Il punto è che ora Salvini torna ad accostare la piccola Greta ai fatti di Bibbiano. Nonostante la bimba provenga da un paesino del comasco e la sua storia sia un po’ diversa. Il nuovo caso nasce dalle affermazioni di Salvini a Live – non è la D’Urso.

Salvini risponde ad Alba Parietti che gli chiede: “Perché lei a Pontida prende la bambina di Bibbiano e la mostra, peraltro sbagliando anche bambina?”. Il leader leghista risponde, senza far riferimento al fatto che la bambina non viene da Bibbiano: “Me l’ha chiesto la mamma, perché quando una mamma ti dice fammi gridare al mondo il fatto che prima di portare via una bimba a una mamma o a un papà uno Stato ci deve pensare mille volte, io sto con quella mamma e con quel papà”. Anche stavolta, in realtà, Salvini punta tutto sull’ambiguità, non nominando Bibbiano. Ma nel frattempo il suo staff su Twitter riporta la frase diversamente, sostenendo che Greta venga da Bibbiano: “Ho mostrato la bimba di Bibbiano sul palco di Pontida perché me l’ha chiesto la sua mamma. E io sono contrario a chi toglie i bambini alle famiglie senza motivo”.

Salvini si era già tentato di giustificare sulla vicenda della piccola Greta ad Atreju, l’iniziativa di Fratelli d’Italia: “Quella bambina mi ha chiesto cortesemente di salire sul palco”, spiegava. Dicendo che la richiesta era arrivata dall’undicenne e da sua madre. Il leader della Lega pensa, così, di aver aiutato la piccola, “dando voce alle migliaia di bambine, di mamme e di papà che reclamano giustizia”. Poi, dal palco, aveva detto ancora: “Non parlo di figli, di bambini, di minori che non fanno parte della polemica politica e che dovrebbero essere tenuti fuori dalla polemica politica, mi vergogno a nome di chi coinvolge i figli o i bambini nella polemica politica”. Un messaggio forse poco coerente con il suo comportamento nel caso di Greta.

Le nuove bugie di Salvini su Greta

La trasmissione di domenica sera consegna una nuova serie di bugie – o quanto meno di incoerenze – di Matteo Salvini sul caso della piccola Greta. La prima, la più evidente, è che la bimba di 11 anni non è di Bibbiano. E Salvini lo sa bene, anche se su Twitter scrive il contrario. E in tv non nega questa associazione fatta per sbaglio da chi lo interpellava sul caso. Non sappiamo se sia vero che sia stata la madre a chiedere a Salvini di portare Greta sul palco (e le versioni dell’ex ministro dell’Interno, peraltro, non sono del tutto uguali, come dimostra questo video in cui sosteneva che a chiederlo fosse stata la stessa bambina). Poi, un altro dato emerso è che la bambina non è stata portata via “senza motivo” ai genitori. La vicenda era molto più complessa e negli scorsi giorni è venuto fuori che Greta, peraltro, non poteva stare su quel palco perché risulta ancora affidata all’associazione di Lomazzo. Non doveva essere lì con la madre, che non starebbe rispettando, quindi, l’esito di una sentenza del tribunale dei minori.

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