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Green pass obbligatorio, Salvini: “Che facciamo, trasformiamo baristi e camerieri in poliziotti?”

Matteo Salvini si schiera ancora contro il green pass obbligatorio: “Non per l’imposizione, gli obblighi e le multe”. Il leader della Lega contesta la decisione presa dal governo (di cui fa parte il suo partito) anche dal punto di vista pratico: “Partire a inizio agosto sarà ingestibile, che facciamo, trasformiamo baristi, bagnini e camerieri in poliziotti?”. E promette battaglia all’arrivo del decreto in Aula.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il governo ha approvato il green pass obbligatorio la scorsa settimana, con l'entrata in vigore prevista per il 6 agosto. Matteo Salvini, che con la Lega si era opposto all'estensione dell'utilizzo delle certificazioni verdi, promette battaglia in Aula per cambiare il testo del decreto legge. Certo, nel frattempo la misura entrerà in vigore così com'è. Il senatore, intervistato dal quotidiano Libero, spiega la sua posizione – tanto discussa in questi giorni – rispetto alla questione vaccini: "Io credo alla scienza, osservo la realtà e amo la libertà. Anzi, le libertà, tutte le libertà. Io mi sono vaccinato per libera scelta, ma non penso che tutti gli italiani debbano essere costretti a farlo. Sono per l'informazione, non per l'imposizione, gli obblighi e le multe".

Salvini non è d'accordo con le scelte del governo di cui fa parte il suo partito: "Oggi il Green pass, con i letti di terapia intensiva per fortuna vuoti al 98%, rischia di escludere dalla vita sociale più della metà degli italiani", continua il leader della Lega. Per questo "una famiglia che andrà in vacanza a Ferragosto con una figlia di 14 anni, dovrà fare un tampone ogni volta per andare in pizzeria, in piscina o al parco giochi? Non si sta esagerando? E se il pass evita tutti i problemi, perché non riaprire in sicurezza anche le discoteche, con il pass?". Ci sono in ballo "3mila imprese" e "100mila posti di lavoro", ma soprattutto "il diritto di milioni di ragazzi a vivere e divertirsi".

I dubbi del leader della Lega non si fermano alla misura in sé, ma diventano ancora più forti quando si parla dell'applicazione concreta del green pass obbligatorio: "Se per le partite negli stadi o per i grandi concerti forse un senso ci poteva essere, partire a inizio agosto con tutte le altre attività sarà ingestibile". E insiste: "Che facciamo, trasformiamo baristi, bagnini e camerieri in poliziotti? Gli italiani sono persone di buon senso e rispettosi, non meritano altri problemi e altra burocrazia, penso soprattutto al mondo del turismo, del commercio e ai molti genitori con figli, alle loro difficoltà". Poi propone di concedere "almeno tamponi salivari rapidi gratuiti a tutti" e promette battaglia: "Quando il green pass arriverà in Aula presenteremo tutti gli emendamenti necessari".

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