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Green Pass, Consulta: “Libertà individuali non devono mettere a rischio la sicurezza collettiva”

“Nel caso del Green Pass il problema è di bilanciamento, da una parte una maggiore libertà, dall’altra la sicurezza collettiva. C’è un valore ulteriore, la privacy. È una questione delicata. Il gioco vale la candela? Io preferisco rinunciare a un po’ della mia riservatezza in cambio di maggiore movimento e per riprendere la vita sociale. Ma una maggiore libertà che non deve essere contro la sicurezza collettiva”: lo ha detto il presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio, durante una conferenza stampa.
A cura di Annalisa Girardi
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La questione del Green Pass è particolarmente delicata da un punto di vista normativo e costituzionale. Lo ha sottolineato il presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio, durante la conferenza stampa seguita alla relazione sull'attività della Consulta durante lo scorso anno. "Il bilanciamento è il cuore dell'attività della Corte. Anche nel caso del Green Pass il problema è di bilanciamento, da una parte una maggiore libertà, dall'altra la sicurezza collettiva. C'è un valore ulteriore, la privacy. È una questione delicata. Il gioco vale la candela? È una risposta che ognuno deve dare, è una risposta di buonsenso", ha detto.

In altre parole quando si parla del Certificato verde, uno strumento a cui stanno ricorrendo sia il governo nazionale che l'Unione europea per tornare a permettere gli spostamenti dei cittadini in sicurezza, bisogna prendere in considerazione diversi valori. Tutti garantiti a livello costituzionale. "Io preferisco rinunciare a un po' della mia riservatezza in cambio di maggiore movimento e per riprendere la vita sociale, da due anni oramai quasi inesistente", ha detto ancora Coraggio.

Precisando però: "Tutti aspiriamo a mettere fine a questo stato di semiclausura. Una maggiore libertà che non deve essere contro la sicurezza collettiva". Il punto fondamentale della questione, quindi, riguarda il giusto bilanciamento tra valori e diritti fondamentali, come sono appunto la libertà di movimento e la sicurezza collettiva. E non è un equilibrio facile da raggiungere. "La pandemia è stata una prova difficile per il nostro Paese, che tuttavia ha dato grande dimostrazione di sé. I cittadini, sfatando luoghi comuni duri a morire, hanno saputo accettare i pesanti ma inevitabili sacrifici dei loro diritti con un senso civico diffuso e consapevole", ha aggiunto Coraggio.

Il Green Pass europeo, con il quale ci si potrà spostare liberamente tra gli Stati membri se si è già stati vaccinati, se si ha già contratto la Covid e si è guariti o se si presenta un tampone negativo, dovrebbe arrivare a metà giugno. Quello nazionale è invece già attivo per chi desidera spostarsi tra Regioni di colore diverso (arancione e rosso) e da metà maggio sarà disponibile anche per i turisti che vengono nel nostro Paese.

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