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Grasso: “Stop ai vitalizi ai condannati, passare dalle parole ai fatti”

Pietro Grasso ritorna all’attacco: il presidente del Senato vuole dare un taglio alle pensioni riservate agli ex parlamentari condannati per i reati che secondo la Legge Severino comportano l’incandidabilità e la decadenza e su Facebook ha annunciato di aver avviato l’iter.
A cura di Susanna Picone
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Stop ai vitalizi per i senatori condannati: a ribadirlo, dopo quanto già detto la settimana scorsa, è ancora il Presidente del Senato Pietro Grasso. “Lo avevo detto in Sicilia sabato scorso: stop ai vitalizi per i senatori condannati per i reati che secondo la Legge Severino comportano l’incandidabilità e la decadenza. Già mercoledì scorso, durante il primo Ufficio di Presidenza del Senato, ho dato seguito a quell'annuncio chiedendo ufficialmente ai Questori di istituire le necessarie pratiche per ottenere questo risultato”: questo quanto fatto sapere, tramite un post sul suo profilo Facebook, il presidente Grasso. Passare dalle parole ai fatti e sospendere il vitalizio per i condannati per reati gravi come mafia, corruzione e concussione. “Nella prossima riunione – ha aggiunto il presidente Grasso – approfondiremo tutti gli aspetti della proposta: spero di potervi presto comunicare l'approvazione di questo provvedimento che ritengo essere ineludibile. Dobbiamo, nel minor tempo possibile, passare dalle parole ai fatti”.

Flashmob a Montecitorio contro i vitalizi per i condannati per mafia

Proprio questa mattina, mentre un ex senatore – Marcello Dell’Utri – veniva estradato dal Libano,  l'imprenditore antiracket palermitano Pietro Franzetti ha presentato davanti a Montecitorio una petizione per chiedere al Parlamento di eliminare il vitalizio per i parlamentari e i consiglieri regionali condannati per reati di stampo mafioso. Al flash mob i manifestanti hanno mostrato cartelloni con l'immagine di Marcello Dell'Utri e lo slogan “novitalizio”. All'iniziativa era presente anche il deputato di M5s Riccardo Nuti che ha attaccato Pd e Governo. “È una petizione che non ha colore politico – ha spiegato Franzetti – che chiede di mettere fine ad uno dei paradossi italiani: lo Stato quando deve dare i soldi a chi ha collaborato con lo Stato nella lotta alla mafia, impiega molto, molto tempo; e invece dà subito un vitalizio a chi invece ha collaborato con Cosa nostra. Questo ci riempie di profonda tristezza e amarezza nei riguardi dello Stato”. Lo stesso Nuti aveva attaccato il presidente Grasso e il Pd: “Alla vigilia del voto ha detto ‘basta vitalizi ai mafiosi', ma non ha detto che in Senato il Pd aveva votato contro ad un nostro emendamento che proponeva questo”.

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