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Ex senatore D’Anna deride Valentina Pitzalis: “C’è a chi la moglie piace cotta”. Poi le scuse: “Ero ironico”

Vincenzo D’Anna, presidente dell’ordine dei biologi ed ex senatore di 74 anni, ha deriso sui social Valentina Pitzalis, vittima di tentato femminicidio e attivista contro la violenza sulle donne. Nel 2011, l’ex marito tentò di ucciderla dandole fuoco. “C’è a chi piace cruda ed a chi cotta la moglie”, ha scritto l’ex esponente del Popolo della libertà e di Forza Italia sui social.
A cura di Luca Pons
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Si avvicina il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Per questo Valentina Pitzalis, vittima di un tentato femminicidio nel 2011 rimasta gravemente ustionata e sfigurata, pochi giorni fa era a Milano a parlare a oltre 2mila studenti a un evento pubblico. Sui social però è arrivato il commento di Vincenzo D'Anna, 74enne ex senatore del Popolo della libertà e presidente della Federazione nazionale degli ordini dei biologi: "C'è a chi piace cruda ed a chi cotta la moglie".

Un commento pubblicato su Facebook, sotto un articolo che parlava dell'intervento di Pitzalis. Le sue parole sono poi state cancellate in fretta dopo che è scoppiata la polemica. Sostituite non da scuse, ma da un altro messaggio aggressivo: "Commento sarcastico e non valevole di offesa per la povera vittima. Precisazione a beneficio dei mistificatori!! ". Solo ad alcune ore di distanza D'Anna si è scusato.

Nel 2011, l'ex marito di Pitzalis tentò di ucciderla cospargendola di cherosene e dandole fuoco. Lui sarebbe morto nelle fiamme, lei si sarebbe salvata ma con ferite gravissime. Il volto sfigurato, numerose cicatrici e le mani gravemente compromesse: oggi può usare solo la destra, in modo limitato, mentre la sinistra è stata amputata.

Dopo il tentato femminicidio, peraltro, aveva anche subito anni di attacchi social a partire dai genitori dell'ex marito, che la accusarono di aver ucciso l'uomo. Cosa che la giustizia ha definitivamente smentito. Negli anni, la 42enne si è esposta più volte come attivista e testimone contro la violenza sulle donne, partecipando a numerose campagne dedicate al tema.

Vincenzo D'Anna, che ha lasciato il commento, è un politico e biologo casertano, già presidente dell'Ordine nazionale dei biologi. In politica nel corso della sua vita ha aderito alla Democrazia cristiana, poi a Forza Italia (fu assessore nella provincia di Caserta dal 2005 al 2007) e al Popolo della libertà, con cui venne eletto prima deputato nel 2010 e poi senatore nel 2013. Oggi è presidente della Federazione nazionale degli ordini dei biologi, che ha risposto con una nota ufficiale attaccando "hater e fomentatori di odio".

D'Anna è stato al centro di più di una polemica. Nel 2016 chiese che venisse tolta la scorta a Roberto Saviano. L'anno dopo, invece, giustificò gli stupri dicendo che le donne avrebbero dovuto essere "più caute".

Il commento di D'Anna è stato individuato per prima da Selvaggia Lucarelli, che l'ha denunciato sui social. Successivamente, come detto, è stato rimosso. Sul suo profilo, l'ex senatore si è inizialmente giustificato: la frase "era in ironica risposta", ha scritto sotto lo stesso post, "alla domanda che pone la sventurata donna, al marito morto e che l’ha terribilente sfigurata : gli vorrò domandare perché l’ha fatto? La risposta ironica e sarcastica".

Solo alcune ore dopo D'Anna ha corretto il tiro, pur continuando a sostenere che era una "risposta sarcastica e ipotetica. Ho immaginato la battuta che quel folle individuo, quell'uomo malvagio, avrebbe potuto – metafisicamente – dare. Una battuta che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero". Poi si è scusato. Ma solo "con la vittima, non con coloro che speculano senza sapere".

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