Direzione Pd, approvata la relazione di Bersani per un “patto” col M5S: un solo astenuto

Un solo astenuto, nessun voto contrario e relazione del segretario approvata. Questo il bilancio della lunga direzione nazionale del partito Democratico, durata oltre 8 ore e trasmessa in streaming su youdem. Alla fine dunque, Bersani ha ottenuto quell'unità di intenti che aveva chiesto in apertura, malgrado qualche voce critica emersa durante gli interventi dei membri dell'organismo dirigente del partito. A passare è quindi il piano A: otto punti di Governo intorno ai quali immaginare un patto con il Movimento 5 Stelle, con una chiusura netta ad ogni ipotesi di governissimo. Una proposta che il segretario ha ampiamente articolato e che nei prossimi giorni verrà messa nero su bianco e presentata nei dettagli a Giorgio Napolitano durante le imminenti consultazioni.
La linea è dunque quella di sfidare il Movimento 5 Stelle sul suo terreno, con misure di grande rilevanza per quanto riguarda lavoro, ambiente, costi della politica, istruzione, moralità pubblica, diritti, giustizia ed economia. Un programma con impegni precisi che, nelle intenzioni di Bersani, potrebbe tradursi in misure cui il Movimento 5 Stelle non potrà negare il supporto parlamentare. Non è mancata inoltre una rivendicazione del risultato elettorale (accanto ad una dose di autocritica, relativamente all'incapacità di interpretare la voglia di cambiamento e partecipazione degli italiani), con Bersani che ha chiuso con una sorta di avvertimento: "È un sentiero molto stretto, o lo si supera con Governo che cambia le cose o lo si sgombra dalla nebbia. A chi pensa ad ipotesi B diciamo che la nostra scomparsa è solo nelle vostre fantasie. Noi abbiamo il doppio dei parlamentari della destra ed il triplo di quelli del M5S, dunque con fiducia, ci rimettiamo al lavoro del Presidente della Repubblica".