Dichiarazione dei redditi 2025, la guida dell’Agenzia delle Entrate su bonus, spese e detrazioni nel 730

Con l'avvicinarsi della scadenza per la presentazione della Dichiarazione dei Redditi 2025, che deve essere effettuata entro il 30 settembre 2025, l'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei cittadini un vademecum chiaro e completo. L'obiettivo dichiarato sarebbe quello di aiutare chi presenta il Modello 730 a orientarsi tra detrazioni, deduzioni e bonus, evitando errori e sfruttando al meglio tutte le agevolazioni previste dal Fisco. Tra conferme e novità, sono diversi gli aggiornamenti che rendono la compilazione più semplice e trasparente.
Le principali novità nel Modello 730 precompilato
Una delle più importanti novità riguarda la presenza di due nuovi riquadri, M e T, pensati per chi percepisce redditi soggetti ad imposta sostitutiva o derivanti da plusvalenze finanziarie. Dal 2025 diventa poi anche più semplice per gli eredi e per chi amministra patrimoni di persone incapaci accedere e gestire la dichiarazione pre-compilata online. Non solo: entrano nel Modello 730 anche dati finora esclusi, come i ricavi provenienti dal Gestore dei servizi energetici (Gse) per chi cede energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico domestico e le informazioni trasmesse dal Sistema di Interscambio (Sdi) per i contribuenti in regime forfettario.
Pagamenti con lo smartphone e tracciabilità
Un'altra novità che potrebbe essere utile per chi utilizza sistemi di pagamento digitali è la conferma che le spese effettuate con app e strumenti legati al conto corrente sono pienamente valide ai fini della detrazione. In caso di verifica, è sufficiente presentare l’e‑mail di conferma, l’estratto conto o la prova salvata nell’applicazione.
Spese sanitarie e interessi sul mutuo
Anche per quest'anno restano poi detraibili al 19% le spese sanitarie, al netto della franchigia di €129,11; in questa voce rientrano visite specialistiche, analisi, protesi, farmaci e prestazioni riabilitative, purché documentate e corredate dal codice fiscale e dal codice alfanumerico nel caso dei farmaci. Stessa detrazione al 19% per gli interessi passivi dei mutui ipotecari, stipulati per l’acquisto o la ristrutturazione dell’abitazione principale, con una spesa detraibile fino a 4mila € e un risparmio massimo di 760 € annui. È importante poi tenere presente che, per chi ha un reddito superiore ai 50mila €, è prevista una riduzione forfettaria di 260 € sulla detrazione.
Spese scolastiche e universitarie
A partire dal 2025 aumenta a 1000 € la soglia di spesa detraibile al 19% per scuole e università: qui sono incluse le rette di frequenza, le spese per mense e trasporti e le gite e attività extracurriculari, mentre restano esclusi i libri di testo e il materiale didattico. Le spese vanno riportate nel Quadro E: con codice 12 per l’istruzione scolastica e codice 13 per quella universitaria.
Erogazioni liberali e premi assicurativi
Chi dona a ONLUS, enti del Terzo Settore e associazioni sportive dilettantistiche può contare sulla detrazione al 26% per donazioni fino a 1.300 € annui. Altre donazioni, ad esempio in ambito culturale o educativo, possono invece beneficiare di una deducibilità pari al 10% del reddito. Anche i premi assicurativi per polizze vita e infortuni sono detraibili al 19%, con diversi tetti di spesa:
- 530€ per polizze caso morte e invalidità oltre il 5%;
- 1.291,14€ per polizze long term care e contro eventi calamitosi.
Bonus edilizi e crediti d'imposta
Le detrazioni legate alla casa continuano a rivestire un ruolo chiave nel 2025:
- Bonus ristrutturazioni: aliquota al 36%, con tetto di 96mila€ per immobile e recupero in 10 anni.
- Ecobonus: confermato fino al 2027, con detrazione al 50%; scende al 36% per altri interventi di efficientamento.
- Sismabonus: detrazione al 50% per spese fino a 96mila€
- Superbonus: scende dal 70% al 65%, richiedendo il salto di due classi energetiche.
Infine, nel Quadro G sono riportati i crediti d’imposta utilizzati in compensazione dei tributi. Qui si trovano anche quelli legati a Superbonus, Ecobonus e Sismabonus, cedibili o utilizzabili dal contribuente, oltre ai crediti residui provenienti dalle precedenti dichiarazioni.