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“Definire le tasse pizzo di Stato è inaccettabile, Meloni paragona mafia e istituzioni”: l’attacco del Pd

Il Partito democratico parte all’attacco contro Giorgia Meloni, che a Catania ha definito le tasse ai piccoli commercianti come “pizzo di Stato”. Inaccettabile, dice il Pd, che la presidente del Consiglio paragoni le istituzioni alla mafia.
A cura di Annalisa Girardi
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Per Giorgia Meloni far pagare le tasse ai piccoli commercianti è "pizzo di Stato". Un'espressione che, pronunciata dal palco di Catania per la chiusura della campagna elettorale, ha subito scatenato le polemiche. Il fatto che la presidente del Consiglio paragoni le tasse a un'estorsione criminale mafiosa, è quantomeno discutibile. In un Paese che ha un enorme problema con l'evasione, il messaggio che dovrebbe arrivare dalle istituzioni è un altro. "L'espressione ‘pizzo di Stato' è squallida", ha subito detto la vicepresidente della Camera, la dem Anna Ascani.

"Normalizza l'idea del pizzo, criminalizza la lotta all'evasione. Ridicolizza chi paga le tasse, finanziando i servizi. Credo che Giorgia Meloni debba scusarsi. Le parole sono importanti sempre, se sei presidente del Consiglio di più", ha aggiunto.

Sempre dal Partito democratico, anche Chiara Gribaudo ha attaccato le parole della leader di Fratelli d'Italia: "Meloni definisce le tasse ‘pizzo di Stato'. Lo fa da un palco a Catania, associando lo Stato alla mafia proprio nella Sicilia strozzata dal gioco della criminalità organizzata. Una retorica ripugnante, pericolosa. Inaccettabile che la presidente del Consiglio si esprima così".

Anche Maria Cecilia Guerra, ex viceministra e sottosegretaria, esponente di Articolo 1, ha criticato la presidente del Consiglio. "Definire le tasse ‘pizzo di Stato', come ha fatto la Meloni a Catania, è un'affermazione grave che legittima l'evasione, e ancor più grave perché associa l'attività dello Stato a quella mafiosa. Parole inaccettabili", ha scritto su Twitter.

La strategia del centrodestra al governo contro l'evasione fiscale è stata duramente criticata dalle opposizioni. Dai condoni alla lotta a favore del contante in legge di Bilancio, Pd e M5s hanno accusato la maggioranza di voler fare favori agli evasori e strizzare l'occhio a chi non paga le tasse. Da parte sua Meloni, parlando specialmente delle imprese, ha detto che lo Stato non deve intralciare e "disturbare chi vuole fare".

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